La crescita felice del marimo
Il marimo è una particolare alga giapponese a forma di palla. Per questo motivo, con grande originalità, è detto anche algapalla. La mitologia giapponese narra la storia di una coppia di innamorati che si rifugiarono sulle rive del lago Akan, unico luogo dove nascono i marimo, per sfuggire alle proprie famiglie che li volevano separati. I loro due cuori si trasformarono in marimo per vivere in eterno il loro amore.
Ero in un vivaio a prendere alcune piantine di cicoria nella varietà che produce le puntarelle quando sono rimasto affascinato proprio dal marimo, una palletta acquatica verde dallo straordinario appeal nipponico. Su un foglietto era appunto scritta la sua storia. Mentre la leggevo mi sono commosso pensando ai due Romeo e Giuletta del sol levante, era dalla prima visione di Via col vento che non mi accadeva. Ma è stato un altro dettaglio a convincermi definitivamente per l’acquisto.
Il marimo può arrivare a due secoli di vita, cresce soltanto di 5 millimetri ogni anno. È stata questa sua crescita lenta e felice a fare breccia nel mio cuore. Ho preso una piccola boccia, l’ho riempita d’acqua e ci ho messo il marimo. Lo guardo e mi rilasso. Lo penso sereno lungo i decenni, indifferente alla noia quotidiana. Se ne sta lì e osserva beffardo il trascorrere del tempo. Nei giorni scorsi ho visto in tv l’intervista a un ultracentenario sardo. La giovane giornalista, presa da slancio di originalità, gli ha chiesto il segreto per arrivare quell’età. E lui, con un lampo negli occhi, le ha risposto: non morire prima. Una meravigliosa algapalla umana.
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