Una formazione trasversale, anche in campo bio-medico
L'Istituto Don Bosco ha deciso di attivare nuovi corsi di specializzazione in collaborazione con ospedali e centri di formazione professionale.
Un percorso post diploma che apre le porte del lavoro
L’implementazione del settore bio-medicale e il successo delle facoltà di ambito ospedaliero e medicale rappresentano uno dei trend di maggior successo negli ultimi anni. All’Istituto Don Bosco i padri Salesiani hanno scelto di valorizzare queste tendenze socio-culturali e si stanno orientando, in varia forma, verso una formazione trasversale in senso bio-medicale. Il primo mattone in tale direzione è stato posto dal Centro di Formazione Professionale CNOS-FAP, che da quattro anni ha avviato un nuovo percorso post diploma IFTS per la manutenzione dei dispositivi biomedicali. I corsi IFTS rilasciano, dopo un anno di studio, la certificazione come tecnici superiori.
Il direttore di sede, Floriano Crotti, esprime la sua piena soddisfazione per questa esperienza: “Per la prima volta siamo riusciti a progettare un percorso di specializzazione partendo dalle richieste del territorio: il settore della manutenzione dei dispositivi diagnostici ha una forte richiesta in termini di risorse professionali qualificate da inserire al suo interno, a fronte però di percorsi formativi quasi inesistenti. Creare un percorso ad hoc finalizzato al placement abbraccia a pieno la mission della nostra realtà educativa: pensare che gli allievi del percorso post diploma ricevano proposte di lavoro durante il periodo di alternanza fa capire quanto la loro preparazione venga apprezzata. Il forte supporto che il mondo produttivo e quello ospedaliero offrono alla nostra realtà è un’opportunità di cui andiamo fieri: non capita tutti i giorni poter svolgere lezioni tecniche all’interno degli ospedali più rinomati della nostra provincia, anche a livello mondiale per la qualità del servizio offerto al paziente”.
Una scelta coerente con il corso di studi
La scelta dell’indirizzo è stata compiuta a suo tempo, tenendo conto della forte tradizione della scuola Don Bosco nel settore elettronico, elettrotecnico e automazione. Gli studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico ad articolazione elettronica che concludono gli studi quinquennali e i tecnici dell’automazione industriale, qualificati presso i Centri di Formazione Professionale, possono con facilità accedere alla specializzazione bio-medicale. Come affermato dal vice-preside dell'Istituto Tecnico, Francesco Tottoli: “Da un punto di vista dell’orientamento, tale possibilità è risultata di grande aiuto per i ragazzi ancora indecisi tra una carriera universitaria e una lavorativa, facendo da ponte verso scelte più mature e consapevoli”. La disponibilità, tanto di strumentazioni quanto di docenti specializzati, è peraltro un’opportunità che viene sfruttata anche all’interno del curriculum dell’Istituto Tecnico Tecnologico. Infatti, pur mantenendo l'indirizzo elettronico ed elettrotecnico, è ora possibile promuovere in sede esperienze e approfondimenti che guardano applicativamente al mondo dei sistemi elettronici biomedicali.
I progetti del Liceo Scientifico Don Bosco
A completare la concentrazione della scuola salesiana sul profilo bio-medicale troviamo gli innovativi e creativi progetti del Liceo Scientifico tradizionale Don Bosco. “La sfida più difficile – come racconta il preside, Marco Begato – è stata quella di mantenere un profilo tradizionale di liceo scientifico, andando però a favorire degli approfondimenti che fossero significativi da un punto di vista curriculare, completi da un punto di vista antropologico e al contempo compatibili con la serietà dell’impegno che chiediamo sempre più nel nostro liceo”.
Tre le aree interessate dal rinnovamento ci sono quella scientifica, umanistica ed educativa. Le materie scientifiche vengono coinvolte in una collaborazione con gli Spedali Civili, che metterà in atto nel corso del quinquennio una alternanza di esperienze tra scuola e reparti ospedalieri, con l'apporto di personale medico specializzato. Il profilo umanistico sarà curato dalla collaborazione con l’Ordine dei Medici, attraverso interventi sui temi di bioetica generale e speciale. Sul piano educativo, cuore della vision salesiana, l’esperienza di alternanza scuola-lavoro (ora PCTO) nella forma del volontariato in corsia va a completare il progetto. “Questo ci permetterà di garantire tre obiettivi fondamentali – continua il preside – rinforzare la motivazione allo studio, grazie a esperienze concrete che diano luce e senso al lavoro in classe; accompagnare e agevolare l’orientamento dei ragazzi fin dai primi anni attraverso percorsi a 360 gradi; crescere gli studenti nella dimensione della scienza e della humanitas, avendo cura di formarli al contempo come onesti cittadini. Il tutto, mettendoci in contatto con alcuni partner di rilievo cittadino, e non solo”.
A monitorare in tale direzione lo sviluppo dell’opera lavora il direttore, don Emanuele Cucchi: “Don Bosco ha sempre operato in maniera tale che i suoi giovani ricevessero una formazione solida e profonda, sotto l’aspetto civico e spirituale, ma al contempo camminassero al passo con le avanguardie del sapere e del fare. Grazie all’iniziativa e alla passione di tanti docenti e collaboratori, mi sembra che oggi stiamo camminando ancora sulla strada segnata da Don Bosco. O almeno ci proviamo con tutti noi stessi”.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato