Un hub strategico per favorire lo sviluppo di nuove idee
Un punto di riferimento sul territorio bresciano, che porta alle aziende innovazione e percorsi di digitalizzazione
Creare valore per il territorio circostante aiutando realtà nascenti e consolidate a fare dell’innovazione sostenibile il proprio obiettivo cardine, coadiuvandole nell’accesso a fondi utili per operare al meglio: questa la mission di CSMT, hub bresciano dedicato al fiorire di imprese e startup. Ci si muove nell’ambito Tech e si mira alla digitalizzazione dei processi interni delle aziende clienti in modo da efficientarli e ottimizzarli definendo un nuovo modo di fare impresa, più attento alla sostenibilità ambientale e al tema sociale.
Con l’ingegnere Emidio Zorzella – presidente di CSMT – e con l’Amministratore Delegato e Direttore Generale, l’ingegnere Riccardo Trichilo, abbiamo avuto modo di fare un punto in merito agli obiettivi raggiunti dalla realtà bresciana no profit rispetto alla creazione di benessere diffuso per l’intera comunità, tramite progetti di innovazione attualmente in fase di realizzazione.
La storia: da società di gestione a Innovative Contamination Hub
Si parte dalla storia, un racconto che intreccia sogni e progetti che hanno origine alla fine del secolo scorso: la fase embrionale di CSMT vede l’attuale Presidente nelle vesti di un ricercatore neolaureato, impegnato nella costituzione di una prima società, spin-off del proprio laboratorio di appartenenza. Qui, si inizia a fare ricerca applicata, base sulla quale si poggeranno i pilastri di CSMT. Siamo alla fine degli anni Novanta e, con i primi brevetti e le prime realizzazioni di sistemi di controllo, si inizia a parlare di un ambizioso progetto, pensato per portare sempre più valore sul territorio bresciano, in collaborazione con l’allora rettore dell’Università degli Studi di Brescia, Augusto Preti. Qualche anno dopo – nel 2004 – grazie all’accordo di programma tra Regione Lombardia, Comune di Brescia, Provincia di Brescia, Camera di Commercio e Università degli Studi di Brescia, prende corpo la realizzazione di un edificio, che potesse accogliere il futuro Polo Tecnologico di Brescia con l’obiettivo di agire negli interessi dell’intero territorio. Nel dicembre del 2006, viene ufficialmente costituita la società, CSMT Gestione, consacrata alla guida del progetto: favorire il trasferimento tecnologico e tradurlo in progetti concreti, facendo da ponte tra il mondo della ricerca e il mondo dell’industria. La sede di via Branze 45 a Brescia può contare su oltre 9mila metri quadri di spazio nei quali CSMT accoglie un funzionale e altamente performante Hub Tecnologico, in grado di favorire il dialogo tra ricercatori, imprenditori, giovani e studenti per stimolare e mettere in funzione il motore dell'innovazione.
Inizialmente il capitale era a maggioranza pubblica: nel 2015, con l’arrivo dell’attuale Amministratore Delegato Trichilo, questo quadro è stato ribaltato con l’entrata in gioco di diversi attori afferenti alla sfera privata, fra i quali alcune delle maggiori famiglie imprenditoriali bresciane, nonché associazioni e istituti bancari.
Crisi economica: la strategia per uscirne
Con la crisi del 2008, la società ha dovuto trovare il modo di resistere alle turbolenze del mercato: «Sono stati anni complessi – racconta Trichilo – che hanno visto chiusure di bilancio in negativo e che hanno eroso il capitale sociale. A partire dal 2015, però, ha preso il via un piano di risanamento, in stretta collaborazione con la società AQM, fortemente voluto da Confindustria, che ha creduto nel principio sano dell’aggregazione e del fare sistema nel contesto bresciano, un approccio che ha aiutato molte aziende a uscire vincitrici dalla crisi, prosperando tutt’oggi». Sono stati così rivisti tutti i meccanismi interni di funzionamento e le strategie di business, un iter che ha consentito alla società di riportare in positivo i bilanci, mantenendoli sempre tali nel tempo. Il processo di risanamento, dunque, è stato rapido e ha creato le condizioni ottimali per il rilancio. Grazie ad una squadra forte e preparata, ma soprattutto a una solida rete di partner, come Università, istituzioni, aziende, spin-off e start-up, CSMT oggi si candida ad essere percepito come il riferimento per l’innovazione sul territorio.
I pilastri dell'innovazione sostenibile
La missione principale dell’Hub bresciano è quella di promuovere l’innovazione e la sua applicazione, finalizzata alla sostenibilità economica, ambientale e sociale. Grazie alle competenze tecniche trasversali del team di CSMT – 22 persone – composto da ingegneri, biofisici, esperti di finanziamenti e project manager, le aziende possono vedere trasformate le loro idee in progetti concreti, avendo modo di ambire anche a un partenariato solido e costante con organi di posizionamento strategico come l’Università.
Sono diversi i filoni principali sui quali il team di CSMT opera su base quotidiana: in primo luogo, si parla di trasformazione digitale che – come racconta Trichilo – deve partire direttamente dalla fabbrica e dalla complessa rete che collega gli impianti di automazione industriale. Nel contesto della Fabbrica Digitale, la comunicazione dei dati e il networking industriale acquisiscono un’importanza fondamentale per cui è necessario prendersi cura delle reti, partendo da un’adeguata progettazione, passando per l’analisi diagnostica e proseguendo costantemente con la manutenzione, così da evitare imprevisti, downtime e fermi impianti apparentemente immotivati. CSMT, in sinergia con l'Università di Brescia, è dal 2004 il primo Centro di Competenza Italiano (PICC) ufficialmente accreditato presso PI - PROFIBUS e PROFINET International e sul protocollo di rete Profinet (Process Field Network), in Italia si configura come unico riferimento per Siemens, (che gestisce la trasmissione dei dati nella rete nella maggior parte delle fabbriche del Belpaese). Il team dell’hub bresciano è quindi in grado di gestire e monitorare lo scambio dei dati e di informazioni in modo che questi vengano impiegati in maniera ottimale anche a scopo manutenzione predittiva/preventiva, seguendo processi altamente efficienti. In questo contesto, ci si aggancia al tema della Cyber Security: oggi, la sensibilizzazione in merito è ancora molto bassa. Per questo CSMT utilizza il protocollo Profinet, unico in Italia a poter garantire un maggior grado di sicurezza sin dalle fondamenta.
Il secondo filone sul quale si basa l’operato di CSMT intercetta il cambiamento: dall’evoluzione digitale alla modifica di prodotto o sistema CRM, si arriva fino allo stravolgimento del business model. Grazie a una fitta rete di partner presenti sull’intero territorio nazionale e internazionale, CSMT ha modo di fornire soluzioni sempre più all’avanguardia: parliamo di partnership strategiche strette con Bosch Italia, per esempio, ma anche con altre realtà del territorio come la rete IOBO.
Verso un approccio digitale più green
Aggregazione di competenze ed eccellenze
Un chiaro esempio di aggregazione e sistema, in grado di mettere al centro competenze e trasformazione tecnologica digitale, è stato l’evento A New Age of Discovery dello scorso 22 dicembre, organizzato da CSMT col fine di comporre un completo ecosistema di valori che legasse tutte le realtà del territorio, dalle imprese alle istituzioni, dalle banche alle associazioni, dagli studenti ai cittadini. L’ambizioso progetto della Cittadella dell’Innovazione Sostenibile, presentato durante l’evento, si pone l’obiettivo di rendere più forte e distintiva Brescia e metterla nelle condizioni di affermarsi come un modello di città moderna, innovativa e sostenibile, supportando il benessere dal punto di vista economico, sociale ed ambientale: la vera missione che oggi CSMT si pone.
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