Torna a sorridere senza traumi. Implantologia guidata al computer

La perdita dei denti è un disagio più che mai diffuso tra gli italiani: scopriamo i vantaggi di un protocollo complementare alla chirurgia a mano tradizionale.
La perdita dei denti è un disagio che colpisce milioni di italiani ma sono sempre di più le persone che decidono di ricorrere all’implantologia dentale. La moderna odontoiatria si avvale di molteplici tecniche per l’inserimento degli impianti e l'implantologia digitale guidata al computer è diventata un protocollo sicuro e complementare alla chirurgia a mano libera tradizionale. È indicata per i pazienti che hanno poco osso e paura del dolore e ha il vantaggio di ridurre al minimo i tempi dell’intervento e il trauma operatorio.
Niente tagli, quindi, ma non solo: il progetto a computer consente al dentista e al paziente una condivisione anticipata dei risultati garantendo maggiore precisione, certezza e il controllo della posizione dell’impianto. Ne parliamo con il dott. Edoardo Franzini, chirurgo odontoiatrico del Centro Polimedica Vitruvio di Capriolo. Ma prima un po' di dati.
Gli italiani e la perdita di denti
Da un'indagine Doxa svolta nel 2016 per conto dell'Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica e realizzata attraverso un'intervista telefonica effettuata su di un campione di 800 cittadini con fascia di età tra i 40 ed i 75 anni, è emerso che solo il 30% degli italiani tra i 40 e i 75 anni può vantare di avere ancora tutti i denti naturali. Gli altri, meno fortunati, sono circa 19 milioni e, in 1 caso su 4, hanno perso almeno 8 denti. A ben 7 su 10 gli italiani, dunque, mancano uno o più denti: in media, i 40-44enni ne hanno già persi 4 ma si arriva a 10 negli over 65. Percentuali che tradotte in numeri fanno 19 milioni gli italiani a cui manca almeno un elemento dentale e solo uno su 4 ha deciso di ripristinarlo protesicamente. La soluzione? L'implantologia guidata al computer.

Implantologia. Di cosa si tratta
«L'implantologia guidata al computer - spiega il dottor Franzini - è una metodica chirurgica che, avvalendosi di tecnologie virtuali, permette di raccogliere preventivamente tutte le informazioni utili sia per la pianificazione del trattamento implantologico, sia per l’inserimento successivo di denti fissi. con questa metodica è possibile nella maggior parte dei case ila sostituzione immediata con impianto di un dente compromesso, il posizionamento di uno o più impianti nelle zone prive di denti o addirittura la realizzazione in giornata di una protesti fissa su impianti in sostituazione di una protesi totale mobile».
Perché l’implantologia è sicura
«Grazie all’impronta digitale e alla Tac 3D il chirurgo odontoiatrico può valutare con precisione lo spessore osseo del paziente e programmare l’intervento implantologico in sicurezza, posizionando virtualmente l’impianto nella posizione più corretta a seconda degli spessori ossei. Lo studio in 3D si basa su speciali software che riproducono l’anatomia del paziente sulla quale è possibile inserire gli impianti in modo virtuale, controllandone gli assi e le profondità e potendo stabilire la qualità dell’osso. Nell’arco di poche ore, in pratica, il paziente può riavere i suoi denti fissi e ottenere risultati estetici ottimali: un’eccellente integrazione biologica con il minimo disagio».

Implantologia. Tutti i vantaggi, quando si utilizza e il post- intervento
Implantologia. Tutti i vantaggi, quando si utilizza e il post- intervento
«Con la chirurgia guidata il fallimento implantare è praticamente nullo e si possono collocare nuovi denti per ricreare la corretta funzione masticatoria. Dopo la Tac, viene realizzata una mascherina chirurgica e si preparano i siti dove subito inseriamo gli impianti. Per il paziente il vero vantaggio è quello di non avere sanguinamento né gonfiori. Anche lo stress chirurgico viene ridotto al minimo», ci racconta il dottor Franzini.
«Occorre inoltre precisare che questa tecnica non è proponibile a tutti i pazienti ma, a seguito di un serio esame preliminare dello stato di salute del paziente, del suo stato emotivo, delle condizioni ossee. La chirurgia guidata si applica, infatti, in casi selezionati: in pazienti con poco osso e con alto timore della poltrona del dentista. È indicata anche nelle grandi riabilitazioni protesiche di tutta la bocca, sopra e sotto».
E come si gestisce il periodo post-operatorio? «Per noi il paziente non è numero ma una persona e per questo abbiamo un cellulare dedicato per abbattere le distanze che possono crearsi tra medico e paziente. Siamo, infatti, sempre a disposizione per chiarimenti, rassicurazioni e consulti prima e dopo ogni visita, a prescindere dal tipo di intervento effettuato».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato