Piano Transizione 5.0: tecnologia Peimar a servizio delle imprese
Le imprese italiane per poter continuare a operare devono rispettare oggi, come nel prossimo futuro, specifici criteri di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità. In questo quadro il Piano Transizione 5.0 rappresenta un importante passo avanti: si tratta infatti di un piano governativo finanziato dal PNRR che con un contributo pari a 6,3 miliardi di euro intende supportare le aziende nella loro evoluzione digitale e green. Fino al 31 dicembre 2025 le aziende avranno la possibilità di ottenere quindi incentivi ad hoc, sotto forma di credito d’imposta, per eseguire nuovi investimenti da realizzare negli anni 2024 e 2025.
Guidare le aziende nella corsa alla sostenibilità
Tra i focus del Piano Transizione 5.0 c’è sicuramente la sostenibilità ambientale e la spinta a promuovere progetti volti a ridurre consistentemente i consumi energetici delle imprese. In questo contesto gioca un ruolo di primo piano Peimar, azienda italiana specializzata in progettazione, ricerca e produzione di moduli fotovoltaici made in Italy ad alta efficienza e di ottima qualità. La realtà di Castegnato, Brescia, si avvale di un team di tecnici e ingegneri specializzati e garantisce soluzioni con elevato standard di efficienza e longevità.
Nella corsa alla sostenibilità delle imprese Peimar riveste quindi un ruolo di primo piano: ne abbiamo discusso nel dettaglio con Francesco Conforti, Chief Technical Officer di Peimar.
«In primo luogo – ha messo in luce Francesco Conforti – è bene fare un passo indietro e analizzare le due categorie di investimenti contenute nel piano di incentivi. Da una parte, infatti, ci sono gli interventi trainanti, e dall’altra quelli trainati. I primi sono gli investimenti che guidano l’innovazione, che prevedono per esempio lo sviluppo di infrastrutture o nuove tecnologie. Gli investimenti trainati prosperano grazie alle innovazioni dei settori trainanti. Il fotovoltaico, in questo contesto, viene classificato come un investimento trainato e dunque, affinché le aziende possano beneficiare degli incentivi per gli impianti, queste ultime devono aver realizzato anche investimenti in tecnologie trainanti».
Materiali di alta qualità per soluzioni altamente affidabili e innovative
Oltre a ciò, entrano in campo ulteriori specifiche di natura tecnica, necessarie per accedere agli incentivi: «per ottenere il credito d’imposta – prosegue il Chief Techical Officer – i pannelli devono essere necessariamente prodotti all’interno dell’Unione Europea e avere un’efficienza minima del 21,5%. In questo senso il modulo fotovoltaico SA505M (BF) prodotto da Peimar è ideale, dal momento che la sua capacità di raggiungere un’efficienza del 21,54% permette di superare il requisito minimo richiesto dal Piano Transizione 5.0». Il modulo, realizzato dall’azienda nello stabilimento di Castegnato a Brescia, è una soluzione made in Italy e una vera e propria eccellenza nella produzione europea, rappresentando la soluzione ideale per tutte quelle aziende che desiderano sfruttare gli incentivi.
Il modulo SA505M (BF) viene realizzato con materiali di altissima qualità, per garantire il massimo in termini di durabilità e protezione: «ciò che distingue la nostra soluzione – ha poi affermato Conforti – è in primo luogo il vetro temperato antiriflesso. Con il suo spessore di 3,2 millimetri è resistente agli agenti atmosferici e ottimizza le prestazioni del pannello, permettendoci di garantire il prodotto per 30 anni. Tra gli elementi di valore ci sono poi le dimensioni compatte, che permettono così un trasporto sicuro e rapido, e la cornice slim, che guarda all’estetica e all’integrazione su innumerevoli tipologie di strutture».
«Non solo – prosegue il Cto – un punto di forza di questi moduli è senza dubbio la tecnologia PERC (Passivated Emitter and Rear Cell). Sul mercato da diversi anni, questa tecnologia consente di migliorare significativamente l’efficienza del modulo nel catturare i raggi solari. La PERC garantisce alle imprese un alto grado di affidabilità perché, negli anni, è stata collaudata da innumerevoli aziende clienti. Questo ci consente di proporre alla clientela il massimo in termini di sicurezza operativa». Peimar però guarda costantemente all’innovazione e alla ricerca di nuove soluzioni, e per questo motivo ha scelto di affiancare alla tecnologia PERC anche la tecnologica TOPCon (Tunnel Oxide Passivated Contact): «quest’ultima soluzione rappresenta una nuova frontiera per l’efficienza fotovoltaica e risponde alle necessità delle imprese che intendono investire in soluzioni altamente innovative».
Una garanzia di sicurezza con le certificazioni
Proprio per soddisfare le richieste e le necessità della clientela, ma anche per operare in totale sicurezza in termini di affidabilità e durata, i pannelli prodotti dall’azienda di Castegnato sono stati sviluppati per rispettare stringenti standard di sicurezza e qualitativi, come attestato da una serie di certificazioni ottenute da Peimar in conformità a requisiti di mercato sia nazionali che internazionali, con certificazioni specifiche per Stati Uniti, Canada e Colombia.
«Tra le certificazioni associate ai nostri moduli – ha concluso Francesco Conforti- vi è in prima istanza quella della resistenza al fuoco Classe 1, che assicura una bassa propagazione delle fiamme. Si aggiunge poi anche la certificazione per la resistenza alla nebbia salina, utile in particolare per le installazioni eseguite presso le aree costiere, come anche un’alta resistenza all’effetto Pid, che previene il depotenziamento delle celle. Per ambienti agricoli e industriali, infine, è presente anche la certificazione per la resistenza all’ammoniaca, in quanto questi ambienti sono soggetti a potenziali esposizioni a sostanze chimiche, che potrebbero compromettere l’efficienza degli impianti».
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