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Non un traguardo, ma un inizio: Progetto 6 spegne 30 candeline

L’azienda ha festeggiato l'importante anniversario ricordando tutte le persone che l’hanno accompagnata, ma con un occhio proiettato al domani
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L’azienda ha festeggiato l'importante anniversario ricordando tutte le persone che l’hanno accompagnata, ma con un occhio proiettato al domani.

Un bel traguardo per festeggiare quello che è stato, ma che ha senso solo se preso come punto di partenza per quello che sarà. La vede così Ernesto Medeghini, Ceo di Progetto 6, dopo aver celebrato i trent’anni di attività a Corte Piovanelli, in una serata arricchita dalla presenza di dipendenti, consulenti, clienti, fornitori e partner. Una festa piena di significati, a partire da ricordi e aspettative degli inizi fino alle scelte che hanno portato l’azienda bresciana, oggi guidata dallo stesso Medeghini e dal suo socio Damiano Pasquali, a crescere costantemente e conquistare una solida reputazione in un contesto vocato all’evoluzione costante.

Lungo percorso

Facendo un passo indietro, Progetto 6 nasce dalle ceneri di Datitalia Sistemi, il Centro elaborazione dati di Feralpi. Da subito l’input è realizzare soluzioni per gestire il processo di identificazione di persone, prodotti, oggetti e materiali in ogni azienda rendendolo più rapido, controllato e sicuro. I primi passi sono nell’ambito della siderurgia, ma ci vuole poco per allargare il giro e diversificare: «Il percorso di Progetto 6 è iniziato nel 1994 - racconta Medeghini -. Inizialmente eravamo sei soci uniti da tanta passione e voglia di fare, che avevano idee propositive e l’energia per realizzarle. È stato un viaggio lungo e non privo di insidie e difficoltà e oggi, a brindare al trentesimo, ci ritroviamo in due, io e Damiano Pasquali, pronti a rilanciare la sfida».

«Nel 1994, quando tutto è cominciato in via Grandi, abbiamo stampato migliaia di bancomat - prosegue il Ceo -. Nel tempo è diminuito il business del service bancario, ma è rimasto quello della produzione e personalizzazione delle card fidelity o dei badge del personale, perché anche i sistemi di rilevazione presenze e controllo accessi sono sempre stati nel nostro Dna». Tra le tappe significative della crescita dell’impresa si ricordano principalmente il trasferimento nella sede di via Vergnano, nel 2000, il controllo degli accessi e il rilevamento delle presenze nel cantiere CityLife che ha riqualificato l’ex polo della Fiera di Milano, dal 2009 e per cinque anni, ma anche il passaggio di tutte le applicazioni al Web, nel 2016, e la recente implementazione di soluzioni per la logistica e l’e-commerce incentivato anche dalla pandemia.

Crescita nel cambiamento

 

Una delle caratteristiche di Progetto 6 è sempre stata quella della propositività: «Un tratto distintivo che ci ha portato ad allargare gli orizzonti per accogliere ogni opportunità di crescita - continua Medeghini -. La nuova visione di Progetto 6 si è delineata nel 2021 quando abbiamo incontrato Silvano Lancini, presidente di smeup, con il quale abbiamo deciso di proseguire il nostro viaggio entrando a far parte del suo gruppo, ormai sempre più solido. Questo ha aperto nuove prospettive e non va visto come un arrivo, ma come un inizio per quello che è il nostro futuro, una grande famiglia allargata sempre fatta di persone e non numeri».

«Il nostro obiettivo - aggiunge - è sempre stato quello di mettere a disposizione le nostre competenze per far raggiungere dei risultati nell’ambito delle risorse umane, ma soprattutto ci siamo fatti conoscere e apprezzare nel settore del codice a barre e della tracciabilità, riuscendo a guadagnare una reputazione di azienda riconosciuta per onestà, capacità e correttezza. Nell’elenco dei nostri valori mettiamo in primo luogo le persone e la nostra sensibilità verso di loro, e l’abbiamo già dimostrato nella scelta di un orario di lavoro compattato. Quest’anno, oltretutto, introdurremo una logica di welfare con un sito dove i dipendenti potranno accedere per godere di benefici per loro stessi e per le loro famiglie. Entro il 2026, o forse anche prima, arriveremo al traguardo definito con smeup per una possibile cessione, e nel mentre sarà un periodo di costruzione di un percorso insieme a loro e iniziato già nel 2021. Oggi all’interno del gruppo ci mettiamo a disposizione di clienti e società per soddisfare tutte le richieste di tracciabilità, strumentale o applicativa».

Ringraziamenti doverosi

Progetto 6, come detto, è un’azienda fatta di persone, e proprio per questo all’evento celebrativo sono state premiate e ringraziate tutte le persone presenti nel cammino dei trent’anni con passione e professionalità. «Innanzitutto, abbiamo omaggiato i tre senior dell’impresa: Giorgio Franchini, Nicola Orlini ed Elisabetta Tosi - elenca Medeghini -. Hanno inoltre ricevuto un riconoscimento anche i clienti che da anni hanno con noi un rapporto stabile e fiduciario, in particolare Metal Work, Bonomi Industries, Lucefin, Elcom, Ghidini con SILMET e Trafilerie Ghidini, Ori Martin, Ape Raccorderie, Streparava, Autodemolizioni Pollini, Franciacorta Creme e il responsabile IT di Euroverde Aldo Valenti. Abbiamo poi lo studio di consulenza fiscale Network and Knowledge, che ci accompagna dal 2004 con il dottor Francesco Martinotti, e il nostro legale di fiducia, l’avvocato Giovanni Ferrari. Non vanno dimenticate altre figure del mondo esterno al nostro settore, ma che hanno contribuito a Progetto 6 e all’organizzazione evento, che sono Luca Mastrostefano del gruppo Wise e altre associazioni dilettantistiche sportive presenti come Croce Verde Orzinuovi team ciclistico Solura, e il team MBO con Cesare Maffoni, con il quale abbiamo condiviso la passione per la mountain bike e creato negli ultimi otto anni un circuito, Brixia Adventure Mtb Progetto 6, che rappresenta il nostro impegno e sostegno al territorio. Erano inoltre presenti Silvano Lancini, presidente di smeup, i manager dei brand primari del settore Franco Farina di Zebra e Marco Mazzina di Honeywell, nonché l’imprenditore Ovidio Marzi di Pluriservice e il responsabile commerciale di Zucchetti Axess, Attilio Spagnolo. A tutte le persone citate è stata consegnata una targa a ricordo dell’evento come ringraziamento per la loro preziosa collaborazione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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