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Meraviglioso: la Fondazione Zani inaugura la nuova mostra

La Casa Museo di Cellatica ospita dal 4 giugno i capolavori del barocco, ma le sue iniziative non si fermano all’esposizione.
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Pronti a restare a bocca aperta? Dal 4 giugno la mostra «Meraviglioso! Un capolavoro fiorito del barocco europeo», allestita nella Casa Museo della Fondazione Paolo e Carolina Zani di Cellatica, si prepara a raccontare una delle più importanti opere della collezione: «Natura morta, vasi istoriati, scoiattolo e pappagallo» (1630 circa), entrata in collezione Zani nel 2004.

Mirabile per tecnica e impatto visivo la scenografica tela, già attribuita nel 1999 ad Astolfo Petrazzi, fu esposta nel 2016 alla Galleria Borghese di Roma come opera di un pittore caravaggesco attivo nel terzo-quarto decennio del XVII secolo.

Recenti indagini hanno portato a nuovi risultati, presentati proprio in occasione dell’esposizione: sono state infatti riconosciute ben 63 essenze botaniche riprodotte nel dipinto, oggi ricondotto alla produzione di un artista attivo in Italia - probabilmente spagnolo - entro il terzo decennio del XVII secolo.

Un dialogo incessante tra arte e natura

Entrare nella Casa Museo della Fondazione Paolo e Carolina Zani può dare l’effetto di precipitare nell’Eden perduto, uno spazio in cui la natura in tutte le sue forme si fa presente prepotente in ogni angolo, ulteriormente amplificata dal giardino che si scorge oltre le vetrate. Natura quasi selvaggia nel suo rigoglio, che la mano dell’uomo ha catturato e riprodotto su ogni oggetto, in un dialogo continuo - o più spesso in una voluta contrapposizione - tra immagine e materia. La pietra più dura, il metallo più affilato sprigionano morbidezza di forme, provocando nello spettatore il massimo grado della meraviglia, come dettava la poetica barocca.

Non è un caso che Paolo Zani - che del collezionista aveva stoffa, passione e occhio - si fosse innamorato proprio del barocco e della sua fantasia ridondante. Nella villa di Cellatica, che prima di divenire Casa Museo fu casa abitata e vissuta, la sua collezione raccoglie sì pezzi pregiati e capolavori degni di un museo, ma diviene essa stessa wunderkammer (stanza delle meraviglia) in cui i materiali più disparati sono accostati gli uni agli altri, in una sorta di catalogo universale della materia e delle forme.

La «Natura morta» seicentesca che torna ora esposta al pubblico non è altro che l’espressione di questa ricerca: nel moltiplicarsi di generi, specie, varietà floreali è infatti la conferma dell’infinità dei mondi a cui apparteniamo.

L’opera protagonista della nuova mostra

«La natura morta stava appoggiata su una moquette grigia, dentro una stanza disadorna e poco illuminata… unica, la tela forse spagnola, un sapore fiammingo». In queste parole di Paolo Zani è racchiuso il brivido di quell’attimo nel 2004 in cui l’imprenditore e collezionista bresciano decise di acquistare la grande tela raffigurante la «Natura morta con vasi istoriati, scoiattolo e pappagallo», dipinto seicentesco tanto misterioso quanto scenografico.

A distanza di anni dal suo acquisto, il dipinto continua ad essere oggetto di studi e proposte da parte di storici dell’arte e specialisti del genere della natura morta, nonché di botanici, vista la presenza di ben 63 essenze, riprodotte con straordinaria resa naturalistica.

Oggi la grande tela viene riesposta all’interno della Casa Museo della Fondazione Paolo e Carolina Zani, ed è particolarmente interessante osservare come dialoghi in modo coerente con tutta una serie di altre opere d’arte in cui la natura incontra la cultura. I «capolavori fioriti» della Casa Museo trovano un continuum nel giardino circostante che diviene in contemporanea un museo, un teatro e una wunderkammer con piante, fiori, animali, sculture antiche, vasi istoriati e fontane.

La sensazione che si prova, tanto all’interno della Casa Museo, quanto nel suo giardino, è quella di trovarsi nello spazio intimo di una dimora privata che custodisce con estremo pudore opere del più sontuoso fasto barocco, in un vero contrasto tra misura, rigore geometrico e teatralità.

Un nuovo spazio per il teatro e la musica

La Casa Museo ospita un nuovo Auditorium, spazio pubblico ricavato dalla sistemazione del portico, destinato ad accogliere i visitatori in occasione di concerti, convegni e presentazioni.

La struttura è quella di una moderna sala composta da una platea che può ospitare fino a 99 spettatori e un palcoscenico progettato per accogliere concerti, convegni e presentazioni. L’acustica è studiata con il coinvolgimento di un ingegnere del suono per adattare questo moderno luogo alle diverse esigenze delle attività ospitate.

L’auditorium è nato dalla trasformazione del portico occidentale della Casa Museo, elemento di raccordo della parte padronale della villa con la foresteria ed i servizi. È uno spazio che si immerge, grazie alle ampie vetrate, senza soluzione di continuità nello scenografico giardino.

Promuovere la bellezza e il suo studio

Fra le iniziative della Fondazione, di grande importanza è quella delle due borse di studio destinate a studenti universitari meritevoli, intitolate alla memoria di Carolina Zani, scomparsa prematuramente a causa di una grave malattia nel 2017.

Proprio pensando a lei e alla sua giovinezza, al suo amore per la vita, la natura e la bellezza, e al suo impegno prima nello studio e poi nella professione, la Fondazione Paolo e Carolina Zani ha voluto dar vita a questa iniziativa benefica. Le borse, ognuna del valore di 5mila euro l’anno, sosterranno due studenti meritevoli nell’intero corso di studi universitari che necessitino di un sostegno economico per l’iscrizione e la frequentazione di un corso universitario al termine del loro percorso di scuola secondaria superiore.

Non mancano, inoltre, possibilità per gli studenti dell’Accademia di Belle Arti amanti della fotografia: fino al 13 settembre potranno infatti partecipare al contest Il Museo Giardino - Il Giardino Museo. Tre i premi in palio per i primi classificati.

Visitare la Casa Museo

La Casa Museo della Fondazione Paolo e Carolina Zani si trova a Cellatica (Brescia) in via Fantasina, 8. La visita è consentita solo su prenotazione ed è sempre accompagnata. La Casa Museo è aperta dal martedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00, il sabato e la domenica con orario continuato dalle 10.00 alle 17.00.

È possibile effettuare la prenotazione della visita alla Casa Museo tramite il sito web www.fondazionezani.com oppure per telefono al numero 030.2520479.

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Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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