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Liceo Newton: modello educativo scandinavo, tradizione italiana

Inclusività nell’approccio didattico e nel design degli spazi: la scuola che orienta i ragazzi al futuro è in centro a Brescia
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«Kalòs kai agathòs» - dal greco antico «bello e buono» - rappresenta l’ideale di perfezione umana secondo gli Elleni, per i quali il binomio di bontà e bellezza era considerato un dono divino. Anche per Platone, il Bello è lo splendore del Vero e in età moderna Kant rimane convinto che il bello sia il simbolo del bene etico. Dalla sua fondazione nel 1972, il liceo paritario Isaac Newton (che dispone dei due indirizzi scientifico e scienze umane economico sociale) ha interiorizzato questo principio e, parafrasando lo psichiatra Vittorino Andreoli che definisce «fatiscenti e senza alcuna attrattiva gli edifici scolastici in un’epoca in cui le abitazioni sono studiate nel dettaglio», ha sempre posto molta attenzione al design delle classi e degli spazi comuni. La convinzione alla base è che è un ambiente piacevole e rilassante possa attirare gli studenti a scuola anziché respingerli.

Al comfort scandinavo e agli spazi per definizione «morbidi» corrisponde un metodo di insegnamento ispirato alla comprensione e all’empatia verso e tra gli studenti, che tramite l’apprendimento cooperativo diventano i protagonisti di ciò che imparano. All’istituto paritario superiore Newton in via Orzinuovi, pertanto, la lezione tradizionale viene arricchita e integrata con momenti di lavoro razionale e condivisione emotiva in coppia o in piccoli gruppi e in circle time con tutta la classe. Questo significa che l’insegnante, invece di “tenere la palla per sé”, può progettare interventi più brevi ma capaci di stimolare l’interesse della classe con domande o quesiti che poi gli studenti elaborano all’interno dei gruppi cooperativi facendo leva su creatività e capacità analitiche.

Il modello «blended» risveglia l’entusiasmo degli studenti

Si è sentito molto parlare negli ultimi anni di «classe capovolta», l’approccio metodologico che ribalta il tradizionale ciclo di apprendimento fatto di lezione frontale, studio individuale a casa e verifiche in classe, per mettere al centro le giovani voci degli studenti e permettere loro di esercitare il pensiero critico nei fatti e non solo nella teoria. Il modello educativo della «flipped classroom» si presta particolarmente alle esigenze emergenziali dettate dalla pandemia attuale e dal ricorso alla didattica a distanza (DaD), perché rende il tempo-scuola più produttivo e in linea con la società dell’Information Age in cui viviamo. La rapida mutazione indotta dalla diffusione del web, infatti, ha prodotto un distacco sempre più marcato tra il mondo scolastico e le esigenze della società, in termini di richieste da parte delle imprese e di abilità e desideri degli studenti e delle loro famiglie. La mission del Liceo Newton, attraverso il principio della classe capovolta, è di riavvicinare i ragazzi alla società, promuovendo un incontro proficuo e arricchente tra gli studenti e gli strumenti per essere in grado di interagire con successo con gli altri e con il mondo del lavoro.

Guarda il video della didattica a distanza in collaborazione con ScuolaZoo

Per il principio secondo cui sarebbe improduttivo trasmettere a scuola quello che è disponibile anche al di fuori grazie ai contenuti multimediali, la lezione viene spostata a casa (lezione asincrona) e sostituita dai materiali suggeriti dall’insegnante; mentre lo studio individuale viene spostato a scuola, sostituito da un’attività preferibilmente collaborativa, dove l’insegnante può esercitare il suo ruolo di tutor al fianco degli studenti. Con il modello cosiddetto «blended», in definitiva, la lezione diventa non solo più efficace in termini di apprendimento, ma recupera anche una funzione educativa, visto che coinvolge gli studenti nel dialogo su tematiche attuali come il rapporto con i pregiudizi o con la diversità. Nel piccolo gruppo classe che così si forma, composto da non più di 15 studenti  per volontà specifica della direzione della scuola che investe maggiori risorse umane e finanziarie nella docenza, nei device digitali, nella fibra e nel wifi a banda larga, ciascuno è esperto (perché non può non fare la sua parte) e protetto (perché non è esposto davanti a tutti, ma solo ad un piccolo gruppo) e questo abbassa i livelli di ansia da prestazione di molti alunni.

Uno spazio inclusivo a 360 gradi, dall’insegnamento agli spazi

Quello dell’inclusività è il valore cardine del Liceo Newton, che da un lato investe numerose risorse nell’aggiornamento della docenza integrando discipline contemporanee; dall’altro presta grande attenzione ai device digitali, per aumentare le competenze tecnologiche oggi indispensabili. Lo spirito inclusivo si respira anche negli spazi dell’istituto superiore, dove gli arredamenti sono stati ridisegnati per essere messi a disposizione dei ragazzi. Se si cambia la morfologia delle attrezzature, infatti, si possono cambiare anche le opportunità di apprendimento, dando nuova vita alla scuola con infrastrutture ospitali e accoglienti. Alcuni esempi? La caffetteria, la “Decompression & Chillout Suite” e le numerose aree morbide dotate di divani e poltrone. Spezzare l’idea di scuola intesa come edificio dove trascorrere una mattinata curriculare significa anche dare la possibilità agli studenti di fermarsi oltre l’orario canonico delle lezioni per studiare insieme, accedere ai computer oppure, perché no, guardare un film, una serie tv o fare un torneo di scacchi o videogame. Per questo la scuola resta aperta dalle 7 alle 19.

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L’unico liceo dove gli studenti mettono in pratica le professioni di oggi e di domani

Andrea Bosetti racconta l'esperienza di collaborazione con il Liceo Newton

Il Liceo Newton è l’unico istituto ad aver dato spazio a laboratori teorici e pratici di Social & Digital Education, con funzioni altamente professionalizzanti e motivazionali supportate dal know-how del team “Marketing Digital Mind”, diretto da Andrea Bosetti. Il noto Digital Specialist bresciano è ormai parte integrante e complementare dell’organigramma del liceo; insieme agli altri insegnanti si occupa di fornire agli studenti gli strumenti fondamentali per comprendere meglio i velocissimi fenomeni di Social & Digital education: Facebook, Instagram, TikTok, videomaking e creazione di contenuti sono ormai diventati semplice quotidianità per i nativi digitali generazione Z del liceo, che si occupano personalmente di tutte le campagne di comunicazione della scuola.

Il focus è sulla lingua inglese per accedere a rinomate facoltà universitarie estere

Grande importanza assume in questo contesto la padronanza linguistica della lingua inglese che si acquisisce grazie alle esperienze di scambio culturale promosse dall’istituto: i gemellaggi presso le scuole internazionali di Singapore e Los Angeles; la possibilità di acquisire un “American High School Diploma” che consente l’accesso automatico a tutte le facoltà anglosassoni e, dal prossimo anno accademico, anche la possibilità di accedere ai percorsi della “Swiss School Of Management”, la prima business school interamente in lingua inglese, certificata dal sistema universitario svizzero e statunitense, presente sul territorio di Brescia. Gli uffici e il rettorato di SSM Brescia si trovano in via dei Musei 46, proprio di fronte al Museo di Santa Giulia.

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Prenota una giornata Open Day al Liceo Newton di Brescia!

www.liceoisaacnewton.it

0303762798
+39344091774
stefano@liceoisaacnewton.it

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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