Liceo Don Bosco a Brescia: 15 anni nel segno dell'innovazione
Tutti a Brescia conoscono l'Istituto dei Salesiani vicino a via Corsica nel quartiere Bottonaga, comodamente raggiungibile a piedi dalla stazione, con i mezzi pubblici e in auto dalle principali arterie che portano nel centro città. Quello che non tutti sanno, però, è che i padri Salesiani, dopo il successo dei laboratori professionali e dell'istituto tecnico, si sono lanciati nell'avventura del liceo scientifico.
Nato 15 anni fa dal desiderio di coinvolgere un numero ancora maggiore di studenti, il liceo scientifico a indirizzo tradizionale è stato battezzato con il nome di Don Bosco PLUS per sottolineare il rinnovamento in atto nella forma mentis dell'istituto pubblico paritario. Anche questo, infatti, è un modo con cui i padri Salesiani portano avanti la missione di Don Bosco: cambiare il mondo attraverso l'educazione.
Perché scegliere questo istituto
Ma perché e come è nata l'idea di un altro liceo in città? Un motivo lo ha colto Luisa, che ha iscritto tutti e tre i figli al Don Bosco e lo ha apprezzato fin da subito: «La qualità di questa scuola sta nel riuscire a trasmettere la fame per la conoscenza e la capacità di fare della conoscenza uno strumento di bene per sé e per gli altri».
In un'intervista rilasciata per il sito dei Salesiani della provincia Ispettoriale lombardo-emiliana, anche il prefetto di Brescia Attilio Visconti, già ex-allievo dei Salesiani, condivide le motivazioni che lo hanno portato a iscrivere il figlio al Don Bosco di Brescia: «Gli Istituti Salesiani sono davvero in grado di garantire la formazione di un giovane in una società multietnica, inclusiva, fondata sulle pubbliche relazioni e bisognosa della riscoperta di valori fondanti quali l’amore per il prossimo, il culto della famiglia come cellula base della società, l’apprendimento che si traduce in istruzione e cultura, la cura del fisico a sostegno della mente votato al bene della solidarietà». L'articolo intero si può leggere al seguente link.
Linee di crescita e obiettivi concreti
Quest'anno il liceo compie 15 anni e ha tanta voglia di rinnovarsi. Il direttore - don Emanuele Cucchi - individua alcune linee di crescita che stanno particolarmente a cuore all'istituto: «L'investimento sulla lingua inglese è una priorità, forse siamo stati timidi in passato, ma adesso diamo un giro di vite. La scuola è piccola ma non elitaria e, per arricchire la nostra offerta formativa, abbiamo deciso di avviare stage culturali e alternanza scuola lavoro anche all'estero. A confermare questo impegno è l'avviamento della codocenza madrelingua inglese nei laboratori di biologia, chimica e fisica; un grande passo in avanti, che segnala la volontà di dotare gli studenti di strumenti sempre più qualitativi per fare la differenza nelle decisioni formative e lavorative future».
Il professor Marco Begato, nuovo preside fresco di nomina, prosegue guardando oltre: «Abbiamo l’intenzione di uscire maggiormente sul territorio; la mia priorità è dare una svolta concreta al liceo portandolo a interagire da protagonista con le realtà educative e professionali locali. Possiamo contare su grandi risorse, che sono la nostra tradizione salesiana e alcuni docenti storici, tra i quali Federico Andreoletti e Simonetta Farisè. Con loro stiamo progettando un rilancio biomedicale in collaborazione con aziende ospedaliere, che inizierà già da quest'anno e inaugureremo dal prossimo settembre». Si tratta di un progetto ambizioso che il direttivo scolastico ha colto come una sfida, per dare il proprio contributo al terzo obiettivo dei Sustainable Development Goals 2030, Good Health and well-being, di cui si parlerà anche nei prossimi Open Day (vedi sotto le date).
La mission fra tradizione e modernità
Il valore aggiunto della scuola salesiana resta però quello dell'educazione e il Liceo Don Bosco mantiene alto il livello: «Abbiamo attivi due progetti di studio e formazione con l'Università Cattolica di Brescia e Milano, siamo ente pilota nella Regione Salesiana coi nostri programmi di associazionismo e accompagnamento educativo - spiega il preside - e ci sembra una sfida avvincente quella di utilizzare la riforma scolastica per competenze come rinforzo e rilancio delle nostre iniziative pedagogiche salesiane».
Attività scolastiche ed extra, non bisogna dimenticarlo, si ispirano al principio che guida l'intero sistema educativo dei Salesiani, ovvero l'impegno rivolto alla crescita integrale della persona in tutte le sue dimensioni - culturale, espressiva, affettiva, sociale, fisica e spirituale-religiosa - con interventi formativi che tengono conto del background del singolo allievo.
In definitiva, l'istituto salesiano è più di una scuola: è un luogo in cui si compie un percorso di vita che incoraggia scelte libere e responsabili. Accogliere è, probabilmente, il verbo parlante per questa casa della formazione, dove i valori della tradizione convivono con le esigenze della società attuale.
Scoprire l'istituto con gli Open Day
Alle parole si fanno seguire i fatti. Conoscere il Liceo Don Bosco dei Salesiani a Brescia, infatti, è un'opportunità concreta grazie ai prossimi Open Day organizzati dall'istituto: appuntamento allora sabato 14 dicembre dalle 14.30 alle 18 e sabato 18 gennaio dalle 14.30 alle 17. E, come prova dell'accoglienza totalizzante di cui si fa portavoce, la scuola organizza anche delle Open Night, pensate per chi non ha modo di recarsi a visitare l'istituto durante il giorno. Le prossime serate di scuola aperta sono venerdì 22 novembre e venerdì 10 gennaio dalle 17 alle 20.30. Oppure chi è curioso di conoscere le novità, può contattare direttamente il preside m.begato@donboscobrescia.it e chiedere di parlare con lui.
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