Denti bianchi: sbiancamento o faccette in ceramica, la scelta

Da un recente sondaggio riguardante il benessere della bocca si è osservato che il desiderio più frequente e diffuso è in primis quello di avere i denti bianchi, simbolo per antonomasia di salute e bellezza. Infatti alla domanda “c’è qualcosa che cambieresti nell’aspetto dei tuoi denti?”, la risposta in pole position è “il colore più bianco dei denti”. L’estetica quindi, oggi più che mai, si trova al vertice della scala delle aspettative di chi si reca dal dentista.
A parlarne è il dottor Nicolò Coccoli, odontoiatra di Brescia focalizzato su estetica dentale, protesi e gnatologia, che spiega il funzionamento del sistema sbiancante Made in USA.
In passato il professionista non era soddisfatto dei sistemi allora conosciuti di sbiancamento dentale, in quanto il risultato che si otteneva era una gradazione poco più chiara rispetto al colore di partenza, e l’insoddisfazione che derivava dal fatto che non fosse possibile raggiungere una tonalità di bianco come richiesta dal paziente è stata per lui uno stimolo ad approfondire la ricerca di novità in tal senso. E proprio durante i suoi corsi di aggiornamento negli Stati Uniti il dottor Coccoli ha trovato le risposte che cercava.

Un sistema di sbiancamento personalizzato, sicuro e duraturo
La procedura di sbiancamento che utilizza oggi, infatti, è assolutamente ottimale, affidabile e in grado di rendere bianchi in breve tempo, cosa che in passato sembrava quasi impossibile, anche i denti macchiati dalle tetracicline, quel gruppo di farmaci antibiotici che, come potenziale effetto collaterale, si accumula nelle ossa e nei denti in formazione rendendoli di una colorazione scura e non uniforme. Ciò che è necessario sapere è che si tratta di un protocollo clinico personalizzato in cui il risultato è ottenuto grazie a degli step, da seguire sia nello studio dentistico che a casa, differenti in base al colore di partenza dei denti e all’età del paziente. Infatti il colore intrinseco dei denti è il risultato di pigmenti intrappolati nella loro microstruttura: più grandi sono tali pigmenti, più scuri appaiono i denti stessi. Nella maggior parte dei casi il risultato è molto veloce, ma soprattutto duraturo nel tempo.La sua efficacia è data dal fatto che il gel sbiancante contenente ossigeno va ad agire in profondità, togliendo così le macchie più intrinseche e risultando permanente grazie ad un semplice e sporadico mantenimento a casa.
Le domande più frequenti che vengono poste al dottor Coccoli riguardano l'eventuale possibilità di rovinare i denti usando tale metodo, quanto possa essere effettivamente visibile o meno l'effetto sbiancante, se c'è il rischio che i denti del paziente, una volta trattati, risultino finti o più sensibili e, infine, se bisognerà escludere caffè, tè, vino rosso o sigarette dopo aver effettuato il trattamento.
La vera rivoluzione di questa tecnica sta nel fatto che il gel utilizzato ha un ph neutro, quindi l’effetto è stabile e duraturo nel momento in cui agisce a contatto con il tessuto dentale, è completamente gluten-free, perciò non dannoso per lo stesso tessuto, produce una sensibilità minima, ma nella maggior parte dei casi anche nulla, grazie al fatto che non contiene degli stabilizzanti chimici tali da poter causare un discomfort durante lo sbiancamento, e i denti naturali non risulteranno mai finti ma solamente più belli e curati grazie al colore più bianco che arriva fino a 16 gradi di differenza. Ottenuta la gradazione di bianco desiderata, poi, il paziente è sottoposto ad un protocollo di mantenimento a casa personalizzato e sporadico che permette di continuare una normale vita quotidiana senza restrizioni alle proprie abitudini.
Tale protocollo di sbiancamento dentale, però, permette di ottenere gradazioni di bianco maggiori solo sui denti naturali, quindi otturazioni, ricostruzioni, manufatti protesici come corone, ponti e protesi parziali o totali non possono essere sbiancati, qualora siano presenti, salvo nel caso in cui non si rifacciano ex novo. Altra importante prerogativa per sottoporsi al protocollo di sbiancamento dentale Made in Usa è che la salute gengivo-dento-parodontale, ossia infiammazioni gengivali o carie attive, venga sempre al primo posto.
L'alternativa allo sbiancamento, le faccette dentali
Nei casi in cui il paziente avesse il desiderio di ottenere un sorriso più bianco e brillante, ma allo stesso tempo volesse cambiare anche forma, larghezza o lunghezza dei denti per raggiungere anche un obiettivo funzionale e non solamente estetico, il dottor Coccoli spiega che un'eccellente alternativa allo sbiancamento sono le faccette dentali, sottili spessori di ceramica che vengono adesivamente cementati sulla superficie esterna dei denti per ottenere a lungo il sorriso desiderato. Il che si adatta anche ai casi in cui il paziente avesse magari già molti restauri nel settore anteriore o volesse per esempio chiudere degli spazi presenti tra i denti.
Oggi, inoltre, la vera rivoluzione consiste nel vedersi con un sorriso nuovo ancora prima di iniziare il lavoro grazie al “mock-up”, ossia mostrando al paziente il risultato finale nella propria bocca in modo tecnologico e all'avanguardia.
Infatti, in seguito allo studio del caso che consiste nel prendere due impronte analogiche o digitali delle arcate dentarie, un arco facciale per valutare quanto il mascellare superiore è dritto o inclinato secondo dei piani di riferimento ideali e una registrazione del morso, il tecnico di competenza sviluppa una “ceratura diagnostica”, ossia un vero e proprio restyling del sorriso sul modello della bocca apportando le modifiche che il paziente desidera e che il dottore ha analizzato, come ad esempio ingrandimento, allungamento, chiusura degli spazi e/o allineamento dei denti.
In seguito verrà preparato e stampato, con della resina apposita, un supporto in silicone da inserire nella bocca del paziente affinché quest’ultimo sia sicuro di come risulterà il lavoro una volta terminato con le faccette finali.
In altri termini si tratta di un vero e proprio progetto simile a un rendering nell'ambito del design d'interni.
Le faccette protesiche possono essere in ceramica o in composito e in molti casi non è necessaria la preparazione dei denti, ossia vengono adesivamente cementate sulla superficie degli elementi dentari usando una tecnica innovativa e mini-invasiva.
Dalla teoria alla pratica, i casi clinici
Di seguito tre casi clinici di sbiancamento tramite il protocollo americano e tre casi di faccette eseguiti dai dottori Nicolò e Andrea Coccoli.
Il primo caso clinico illustrato riguarda una paziente donna di 26 anni, carnagione olivastra e denti di colore giallo carico e non uniforme. Quest'ultima è stata sottoposta a protocollo americano di sbiancamento dentale e ha raggiunto in due settimane di trattamento sei tonalitа di bianco più chiare preservando la naturalezza dei propri denti.

Il secondo caso riguarda invece un paziente uomo di 51 anni con un problema di discromia da tetracicline, antibiotici presi durante la prima infanzia e per lungo tempo che hanno alterato il colore naturale dei suoi denti provocandone una variazione discromica tendente allo scuro ed esteticamente mai accettata dal paziente. Il trattamento mirato ha permesso di raggiungere nove tonalitа più chiare e un colore stabile.

Nel terzo caso una paziente uomo di 31 anni, di carnagione chiara e con denti di colore al grado A3.5, che sul suo viso risultavano molto scuri, con il protocollo di sbiancamento Made in Usa ha raggiunto una gradazione di bianco cinque volte più chiara in 15 giorni , un BL3 nella scala colori.

Le faccette dentali: i risultati parlano
Per quanto riguarda le faccette, invece, nel primo caso si può vedere una paziente donna di 27 anni con il desiderio di avere denti di un colore molto più bianco, maggiore simmetria, allineamento, chiusura degli spazi interdentali (diastemi) nonché, più in generale, un sorriso gradevole e molto più brillante. Funzionalmente è stata corretta la malocclusione con deprogrammatore e protesicamente senza necessità di ortodonzia, come chiedeva la paziente, dando una masticazione stabile. In quattro sedute ha raggiunto gli obiettivi prefissati con venti faccette in ceramica.
Nel secondo caso un paziente uomo di 42 anni con otturazioni difettose nel settore frontale e denti di forma e colore non uniformi e simmetrici, ha raggiunto il risultato finale con faccette dentali in ceramica nell’arcata superiore e sbiancamento nell’arcata inferiore, potendo così sfoggiare un sorriso più brillante, lucente ed armonico.

Nel terzo ed ultimo caso in questione un paziente uomo di 58 anni con un problema estetico importante che creava in lui un disagio, desiderava chiudere gli spazi tra i denti e avere un sorriso che non aveva mai avuto. Oltre ai denti visibilmente cariati, di colore scuro e disallineati, è stato riabilitato sia funzionalmente che al livello estetico con faccette in ceramica e ricostruzioni in composito. L’obiettivo raggiunto: denti di colore uniforme e più bianco, un sorriso più gradevole e brillante e la stabilità masticatoria ripristinata.

Il Centro di Odontoiatria Avanzata si trova in via Divisione Tridentina 54 a Brescia.
Ne è direttore sanitario il dottor Nicolò Coccoli, iscritto all’albo dei medici chirurghi ed odontoiatri di Brescia con protocollo n. 00547, Robidoctor Srl, autorizzazione sanitaria 0133698 del 29/09/2011.
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