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Dagli elettrodomestici agli smartphone: quanto pesa il consumo di energia nell’era digitale

Da ExpressVPN i consigli per consumare meno: dall’uso della rete internet allo streaming passando per i videogames
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Vi siete mai chiesti quanto consumano i nostri smartphone? E internet? Un tema non nuovo su cui se ne parla già da anni. Il problema è che la quantità di dati che circola sulla rete cresce anno dopo anno, aumentando proporzionalmente la quantità di energia necessaria. Non a caso ad aprile di quest’anno la Commissione Europea ha deciso di proporre un nuovo Regolamento UE per ridurre l’impatto ambientale (in termini di consumo e, quindi, di produzione di anidride carbonica) provocato da dispositivi elettronici ed elettrodomestici. In particolare, è stata regolamentata la modalità stand-by con nuovi standard che le aziende produttrici dovranno adottare.  
Scenari futuri a parte, la responsabilità di proteggere il pianeta è nostra come ci ricorda l’articolo di ExpressVPN sui consumi legati ai dispostivi tecnologici con tutti i consigli per consumare meno energia con le nostre tecnologie” e così via. Si parla infatti tantissimo del consumo energetico causato dai bitcoin, si fa invece molta meno attenzione al fatto che siamo circondati da decine di miliardi di apparecchi connessi all'internet of things, che il 5G permette di inviare una quantità immensa di dati e che le nostre fotografie, i video di YouTube, la musica su Spotify e i film sulle piattaforme di streaming continuano ad aumentare in definizione e qualità, facendo crescere il traffico sulla rete e quindi l’energia consumata da internet.
 

Quanta energia utilizzano i dispositivi tecnologici della tua casa (e quanto ti costano)?

Come trovare allora un equilibrio tra convenienza e risparmio energetico? Tutto comincia con il capire quanta energia consuma una casa sempre connessa, in modo da poter decidere con cognizione di causa quando e cosa spegnere. Spegnere semplicemente gli elettrodomestici non è sufficiente per risparmiare energia: secondo una recente ricerca, le case connesse di oggi sono più che mai affamate di energia, grazie a una pletora di dispositivi sempre accesi alla parete o lasciati in funzione quando non vengono utilizzati. 
Dalle smart TV alle console di gioco, dai media server ai dischi rigidi esterni, ci sono tanti modi per far lievitare i costi energetici della casa. Ma prima di correre a spegnere tutto, ricorda che alcuni dispositivi devono essere lasciati accesi per motivi di sicurezza (come le telecamere a circuito chiuso o la VPN) o di continuità di servizio (come il frigorifero e il congelatore). 
 
Una persona gioca a un videogame - © www.giornaledibrescia.it
Una persona gioca a un videogame - © www.giornaledibrescia.it
 

Elettrodomestici ma non solo: occhio a smartphone e videogames

Certo, si sa che lasciare lo sportello del frigorifero aperto è da evitare e che far funzionare il condizionatore d’aria 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 è un modo sicuro per contribuire allo scioglimento delle calotte polari. Ma che dire di cose di uso quotidiano, come guardare i programmi preferiti o giocare ai videogiochi su un computer portatile ad alte prestazioni? 
Ad esempio, trascorrere due ore al giorno su TikTok sul proprio telefono per un anno consuma solo 5,17 kWh, che è meno di quanto costa comprare una tazzina di caffè al giorno d’oggi. Al contrario, guardare la propria serie preferita per la stessa quantità di tempo ogni giorno su una piattaforma di streaming come Netflix può consumare fino a 36,5 kWh all’anno, che si sommano molto velocemente.
Anche il gaming può essere un hobby ad alto consumo energetico: un computer portatile può assorbire tra i 300 e i 500 watt di potenza, il che significa che consuma fino a 1.400 kWh all’anno, con un costo di ben 196 dollari all’anno in bolletta. Al contrario, se si indossa un headset VR per un’ora di gioco (come l’headset PlayStation VR) si consumano solo 665 kWh all’anno, con un costo annuo di 93 dollari, meno della metà. 
Se si desidera giocare con la coscienza pulita potrebbe essere il momento di abbandonare il portatile ad alte prestazioni e scegliere invece una soluzione più efficiente dal punto di vista energetico, senza sacrificare la giocabilità. Come? Abbinando alla configurazione di gioco efficiente dal punto di vista energetico una VPN per il gaming e ottimizzare l’esperienza di gioco, mantenendo la connessione sicura e riducendo il lag.
 

Consumi, l’effetto farfalla può fare la differenza

In conclusione che differenza possono fare per il pianeta i piccoli cambiamenti nel consumo energetico individuale? Tanto possiamo dire perché anche le nostre abitudini nella routine quotidiana si sommano: consideriamo una cosa semplice come l’invio di un’email. Se una sola email con allegato consuma una quantità minima di elettricità (0,00000225 kWh), se si considera che ogni giorno vengono inviate circa 319,6 miliardi di email, la quantità di energia utilizzata raggiunge l’enorme quantità di 215.730 kWh al giorno, sufficiente per alimentare 20 case americane medie per un anno.  
Guardare YouTube può sembrare un’attività innocua, ma a livello globale la quantità di energia consumata in una settimana per la visione di YouTube può alimentare alcuni piccoli Paesi (come l’Azerbaijan e l’Ecuador) per un anno. 
 
L’analisi di vari Paesi e di quanto il loro consumo energetico annuale sia equivalente a una settimana di utilizzo di YouTube in tutto il mondo
L’analisi di vari Paesi e di quanto il loro consumo energetico annuale sia equivalente a una settimana di utilizzo di YouTube in tutto il mondo
 
Guardare i video di YouTube in 4K consuma il 25% di energia in più rispetto, ad esempio, allo streaming di Netflix in UHD. Con più di un miliardo di ore di video di YouTube guardati ogni giorno, si tratta di un consumo energetico notevole. Se nessuno guardasse YouTube per una settimana, potrebbe generare una quantità massima di energia tale da fornire più del 36% di elettricità non rinnovabile al Qatar in un anno o lo 0,8% di elettricità agli Stati Uniti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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