Come curare i dolori articolari: aspetti di gnatologia

Il dottor Nicolò Coccoli analizza nel dettaglio le cause del consumo dei denti e la disfunzione masticatoria
Il dottor Nicolò Coccoli, odontoiatra bresciano focalizzato in estetica dentale, gnatologia, protesi dentale e implantologia, in questa intervista riassume aspetti importanti, evidenziando le differenze tra le maggiori cause di dolori dell’articolazione temporo-mandibolare e del consumo patologico dei denti, ossia bruxismo (digrignamento /serramento notturno) e disfunzione masticatoria (disfunzione/ costrizione dentale).
L’abitudine di masticare il ghiaccio, mangiarsi le unghie o tenere oggetti tra i denti è un indizio che aumenta la probabilità di soffrire di bruxismo.
Quando ci si rende conto che i propri denti anteriori si stanno consumando, assottigliando o sono più corti, allora potrebbe non trattarsi di bruxismo, ma di un problema di masticazione determinato dai denti e non dal cervello, chiamato disfunzionalità masticatoria. «Per intenderci meglio – spiega il dottor Coccoli -, quando il paziente si rende conto che i suoi denti anteriori stanno subendo un cambiamento, assottigliandosi o consumandosi, significa che tale consumo è attivo e si tratta di un segno clinico tipico di chi ha un problema masticatorio /occlusale».
Infatti il consumo dei denti anteriori in condizioni fisiologiche normali dovrebbe essere di 1mm ogni 100 anni, secondo i dati di letteratura scientifica.
«Se guardando i tuoi denti allo specchio osservi che il consumo è maggiore o sono assottigliati (noti molta trasparenza) è sicuramente un problema che va diagnosticato in maniera accurata», spiega il dottor Coccoli.
Comunemente molti pazienti pensano che il consumo dentale sia determinato o dall’età o solamente dal bruxismo, in realtà quest’ultimo è una parafunzione, ossia l’atto involontario di stringere e/o digrignare i denti con movimenti ripetuti e incontrollati lineari e laterali e dipende da o è tipica di:
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ansia, stress, tensione emotiva
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soggetti sensibili/suscettibili
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irrequietezza durante la notte
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uso di farmaci antidepressivi
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uso eccessivo di caffeina, alcolici, stupefacenti
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disordini neurologici (es. morbo di Parkinson)
Clinicamente i danni che il bruxismo provoca sono: un consumo dei denti posteriori e canini (abnormal attriction), Abfraction, ossia fratture al colletto del dente (porzione del dente più vicina alla gengiva) generate da un’eccessiva forza masticatoria tipiche su molari e premolari e canini,
denti sensibili soprattutto al mattino, indolenzimento muscoli del viso, mal di testa frequenti e dolori cervicali e alle spalle. Ci sono inoltre correlazioni tra apnee notturne e il russare con il bruxismo.
Nella popolazione il 10% circa è affetto da tale parafunzione, che non è curabile, poiché dipende dal cervello, ma è gestibile. Ciò che si può fare è limitare i danni grazie ad un bite notturno (non si tratta di un paradenti morbido, ma di un bite ortopedico in resina dura costruito con determinate indicazioni e poi equilibrato in bocca dall’odontoiatra).
Se invece consideriamo il resto della popolazione, si osserva che il 10% ha una funzione masticato- ria accettabile, mentre il restante 80% si divide tra disfunzionale e costretto ossia un problema ma-sticatorio dipendente dai cambiamenti che i denti subiscono durante la vita. Ad esempio, l'estrazione di un dente fa si che la bocca si adatti al cambiamento, ma tale cambiamento può avere un prezzo biologico, ossia il possibile avanzamento della mandibola che, non trovandosi più nella posizione d’origine, provoca un consumo patologico dei denti anteriori ogni volta che si mastica, e/o dolori, rumori, schiocco, blocco all’articolazione (ATM) che si trova nella zona accanto all’orecchio.
«La bocca - dice il dottor Coccoli - come il nostro corpo, è un sistema in equilibrio e pertanto il cambiamento di tale equilibrio genera per forza delle conseguenze. La masticazione è un aspetto dinamico che include denti e articolazione: anche solo la perdita di un dente o un’otturazione che crea un precontatto può far guastare questo ingranaggio».
Un'ulteriore causa di consumo patologico dentale è l’acidità della saliva - che diviene tale per cause intrinseche (reflusso gastro esofageo, gastrite, bulimia, vomito frequente) o per cause esterne (al'assunzione abituale di bevande molto acide per un lungo periodo) -, che genera erosioni dentali che nel tempo compromettono anche la masticazione determinando disfunzionalità.

L’approccio clinico e le soluzioni
Il paziente disfunzionale può migliorare la sua condizione di vita e fermare il consumo dentale e i dolori muscolo-articolari in diversi modi. Il punto di partenza di una riabilitazione estetico-funzionale prevede la raccolta dettagliata delle informazioni sulla salute in generale, l’analisi dei dati clinici all’esame obiettivo del cavo orale e delle radiografie e la visita di valutazione dei rischi (KOIS System) in cui vengono diagnosticate le predisposizioni individuali del paziente per quanto riguarda i quattro aspetti dell’anamnesi odontoiatrica:
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parodontale
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biomeccanico
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funzionale
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estetico
Viene assegnato il grado di rischio associato per ogni campo e spiegato come risolvere non solo il danno ma soprattutto la causa dei problemi per un successo della terapia a lungo termine. Si avrà una diagnosi completa e si potranno conseguentemente proporre le soluzioni più adeguate alle esigenze del paziente.
Il paziente disfunzionale può migliorare la sua condizione di vita e fermare il consumo dentale e i dolori muscolo-articolari in diversi modi. Fondamentale, in questo caso, è ripristinare la posizione mandibolare corretta (relazione centrica). Uno dei modi per trovarla è l’utilizzo del Deprogrammatore, un dispositivo che rilassa i muscoli della testa e del collo, deprogramma il cervello, non facendogli più capire la masticazione abituale e porta la mandibola a posizionarsi in maniera naturale e non guidata nella posizione corretta. A questo punto si stabilizza la masticazione attraverso l’equilibratura occlusale per sottrazione (molaggio selettivo) o per aggiunta (rialzo della masticazione) od Ortodonzia. Una volta che il paziente risulta avere un’occlusione stabile, simmetrica ed equilibrata con la mandibola in posizione corretta, è possibile migliorare l’aspetto estetico dei denti ripristinando ciò che è stato consumato con faccette o ricostruzioni o corone protesiche, evitando che i denti subiscano nuovi consumi o fratture.
Caso clinico
Di seguito un caso di paziente uomo di anni 42 anni diagnosticato come paziente disfunzionale, che negli ultimi anni si era accorto che i suoi denti anteriori si stavano visivamente consumando e lamentava dei dolori all’articolazione, soprattutto quando masticava cibi solidi e duri e muscolari al viso e alla cervicale. In seguito a deprogrammazione (Kois Deprogrammer) la mandibola è ritornata nella posizione corretta e in quella posizione è stata riabilitata rialzando i denti posteriori inferiori in composito e equilibrando la masticazione che, una volta stabile, ha permesso di migliorare l’anatomia dei denti con faccette anteriori in ceramica superiori e inferiori. I dolori articolari e muscolari sono passati.



Il Centro di Odontoiatria Avanzata si trova in Via Divisione Tridentina, 54, Brescia (direttore sanitario dottor Nicolò Coccoli, iscrizione all'albo dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Brescia n.00547, robidoctor srl, autorizzazione sanitaria 0133698 del 29/09/2011).

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