Chirurgia refrattiva: dire addio agli occhiali è veloce e sicuro

Occhiali da vista e lenti a contatto possono, per diverse ragioni, diventare un impedimento nello svolgimento delle attività quotidiane. Gli occhiali, soprattutto se di potere elevato, sono spesso antiestetici e scomodi poiché provocano una distorsione e deformazione dell'immagine e sono
comunque un serio ostacolo alle attività sportive e spesso anche alle relazioni sociali. Le lenti a contatto consentono una migliore visione e sono una buona soluzione, ma possono essere mal tollerate e non dovrebbero comunque essere portate oltre un certo numero di ore giornaliere.
Con la chirurgia refrattiva è possibile correggere in maniera definitiva i difetti di refrazione permettendo una qualità visiva uguale o maggiore rispetto a quella ottenuta con occhiali e lenti a contatto. In linea di massima, è possibile togliere gli occhiali a qualsiasi paziente ed a qualsiasi età, combinando le tecnologie a disposizione, ma, solamente dopo una attenta e scrupolosa valutazione preoperatoria con gli opportuni esami è possibile avere il via libera alla correzione.
Come per qualsiasi intervento chirurgico, sono molte le domande che i potenziali pazienti si pongono. Ci aiuta a fare maggiore chiarezza rispondendo ai quesiti più frequenti il dottor Andrea Russo, responsabile del Centro Oculistico Bresciano.

Andrea Russo si è laureato a pieni voti ed ha conseguito la Specializzazione in Oculistica con lode ed il PhD presso la Clinica Universitaria degli Spedali Civili di Brescia, dove tuttora svolge attività clinica e di ricerca. Ha frequentato il prestigioso Moorfields Eye Hospital di Londra e le cliniche
più importanti nel mondo riguardo la chirurgia refrattiva. La prima domanda che gli facciamo è, come ci conferma lui stesso, una delle più frequenti tra i pazienti, ovvero:
Quali difetti possono essere corretti mediante la chirurgia refrattiva?
«Attraverso la chirurgia refrattiva possono essere corretti tutti i difetti visivi: miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia. Ogni caso va però valutato singolarmente, soprattutto per capire quale tecnica è la più adatta».

Quali sono le tecniche che possono essere utilizzate?
«La chirurgia refrattiva si può avvalere di diverse metodiche, la più utilizzata oggigiorno è la tecnica laser Femto-LASIK, a seguire la SMILE e quindi la PRK. A queste tecniche si aggiunge poi la sostituzione del cristallino per i pazienti over 50, oppure l’inserimento di avanzatissime lenti artificiali dette ICL che consentono di correggere miopie o ipermetropie anche molto elevate».

In cosa consistono queste lenti artificiali?
«Le ICL sono lenti prodotte con un materiale altamente innovativo, il collamero, e sono la soluzione ideale per quei pazienti in cui la correzione laser risulti controindicata. L’ICL, viene inserita all’interno dell’occhio e, essendo posizionata dietro l’iride, risulta completamente invisibile. Grazie a questa tipologia di intervento il recupero è velocissimo: normalmente è sufficiente mezza giornata».
Con “sostituzione del cristallino”, invece, cosa si intende?
«Il cristallino è una lente naturale, presente nei nostri occhi. Nei pazienti oltre i 50 anni è consigliabile scegliere la sostituzione del cristallino dato che, con l’età, tende progressivamente a perdere la propria efficienza (trasparenza ed elasticità) sviluppando cataratta. Intervenendo quindi sul cristallino possiamo, con un unico intervento, risolvere contemporaneamente tutti i difetti visivi presenti all’interno dell’occhio comprendendo anche la cataratta. In tal modo, non sarà più necessario doverla effettuare in età senile come tipicamente avviene».

Che differenze ci sono tra la tecnica Femto-LASIK, SMILE e la PRK?
«La Femto-LASIK, oggigiorno ridefinita anche intraLASIK o iLASIK, consiste in un’incisione a femtolaser senza l'utilizzo di lame, ed è indubbiamente una delle tecniche laser più avanzate, inoltre offre il vantaggio di un rapidissimo recupero visivo post-operatorio, normalmente nell'ordine di alcune ore. È stata recentemente definita come la procedura chirurgica più sicura ed efficace di tutta la Medicina. La SMILE è la nuova arrivata in ordine di tempo: particolarmente indicata nei difetti elevati, consente di rispettare al massimo l’integrità dei tessuti corneali. La tecnica PRK è stata a lungo la procedura più praticata al mondo, probabilmente per la sua maggiore semplicità e rapidità di svolgimento. È una tecnica di superficie che non prevede alcun taglio nello stroma corneale ed è quindi preferibile nelle cornee più sottili e patologiche, come indicato da molti autori. La metodica è molto veloce e sicura, ma richiede un tempo di guarigione e di recupero funzionale visivo molto superiore alla LASIK ed alla SMILE, con un discomfort oculare di entità variabile nei primi giorni dopo l'intervento».
https://www.youtube.com/watch?v=trwpe4X9AGs
Chiunque può sottoporsi ad un intervento di chirurgia refrattiva?
«Se l’età è superiore ai 18-20 anni (per la miopia), se il difetto visivo è abbastanza stabile e se non sono presenti particolari patologie oculari o sistemiche la risposta è quasi sicuramente sì. In ogni caso solo con un’accurata valutazione preoperatoria è possibile confermarlo e scegliere il tipo di intervento da praticare».
Quanti decimi si possono raggiungere con questo tipo di intervento?
«Dipende molto dalle condizioni della retina. Tuttavia, se un paziente ha una vista di dieci decimi con occhiali o lenti a contatto ha ottime possibilità di superare tale acuità visiva. A volte i miei pazienti hanno raggiunto anche dodici o quindici decimi!»
L’effetto del laser è stabile nel tempo?
«Si, l’azione del laser è stabile e definitiva. Tuttavia, nessun organo del nostro corpo rimane ahimè immutato nel tempo, pertanto piccoli cambiamenti della focalizzazione possono occorrere con il passare dei decenni. È però quasi sempre possibile effettuare piccoli ritocchi, se necessario».
Un’altra preoccupazione riguarda il momento dell’intervento laser: si sente dolore?
«No, l’intervento in sé è assolutamente indolore, il post-operatorio della PRK è leggermente doloroso per 24-36 ore, mentre la Femto-LASIK e la SMILE provocano solamente un lieve fastidio per 2-3 ore».
Secondo lei in futuro come evolverà la chirurgia refrattiva?
«Probabilmente la prossima frontiera della chirurgia refrattiva sarà il refractive indexing , ovvero la capacità di modificare le caratteristiche fisiche interne alla cornea ed al cristallino, anziché agire chirurgicamente su di essi. Siamo già alla fasi sperimentali in laboratorio e tale tecnologia potrebbe, un domani, bene abbinarsi all’eccellenza già oggi in nostro possesso».

Contatti e prenotazioni
Per prenotare una visita presso il Centro Oculistico Bresciano telefona allo 030
3099888 oppure allo 030 2942437 dalle ore 9 alle ore 20 dal lunedì al sabato.
Il Centro Oculistico Bresciano si trova al terzo piano dell’Istituto Chirurgico
Palazzo Manzoni in via dei Mille, 14 a Brescia.
www.centrooculisticobresciano.it
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