Tutti i promotori del convegno a Salò Architetti inclusi
Lettere al direttore
AA
Nell’articolo di sabato a pagina 13 «Il terremoto fu un banco di prova per nuove idee di ricostruzione», sottotitolo «Molti gli spunti emersi nel convegno promosso a Salò da Comune e Ordine degli Ingegneri» duole notare che le altre associazioni promotrici dell’evento non sono state neppure citate nell’articolo.
Sto parlando dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brescia, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Provincia di Brescia, di Ance Brescia e dell’Università degli studi di Brescia.
La giornata di studi è iniziata alle 9.30 della mattina, orario nel quale non era presente nessun rappresentante dell’Ordine degli ingegneri (Il Segretario Ing. Minelli è arrivato nel pomeriggio verso le 14.30), ma evidentemente i lavori della mattina sono passati in cavalleria visto che nell’articolo non sono stati citati i pur eminenti relatori che l’hanno animata fino alle 13.30 (il prof. Doglioni dello IUAV di Venezia, il Cap. Barbara Caranza dell’Esercito Italiano, la Prof.ssa Eva Coisson dell’Università degli studi di Parma).
Chiedo pertanto che la notizia vada rettificata, visto che all’apertura i soggetti coinvolti da voi neppure nominati hanno portato i loro saluti e il loro contributo e richiamato vari aspetti totalmente trascurati nell’articolo suddetto (l’arch. Carlotta Coccoli e l’arch. Barbara Scala che ne hanno curato direttamente l’organizzazione operativa sono state anch’esse totalmente ignorate).
Tanto più che il tema era incentrato soprattutto sulle costruzioni storiche e sui beni vincolati, materie delicatissime: per legge la competenza è degli Architetti per ogni tipo di intervento edilizio su edifici monumentali su cui la parte tecnica può essere svolta anche dagli ingegneri (RD 2537/1925 art 52: «Tuttavia le opere di edilizia civile che presentano rilevante carattere artistico ed il restauro e il ripristino degli edifici contemplati dalla L. 20 giugno 1909, n. 364, per l’antichità e le belle arti, sono di spettanza della professione di architetto; ma la parte tecnica ne può essere compiuta tanto dall’architetto quanto dall’ingegnere.»).
Attendo urgente rettifica.
Stefano Molgora
Presidente dell’Ordine
degli Architetti Pianificatori,
Paesaggisti e Conservatori
della Provincia di Brescia
Caro Presidente,
vorremmo usare ironia - che è l’abito che indossa la verità quando vuole vestirsi di leggerezza - dicendo che ci mancherebbe altro, che ci cospargiamo il capo di cenere per una simile dimenticanza. Più seriamente - che la serietà è la spina dorsale del vero - diciamo che comprendiamo il disappunto e chiediamo sinceramente scusa per aver citato un ordine e non gli altri.
Ammesso ciò, non si può altresì immaginare che si renda conto di tutti quanti i relatori o che in un singolo articolo si comprendano tutti «i vari aspetti» e si trascuri nulla. Primo, perché per farlo occorrerebbe un tomo, altro che una mezza pagina. Secondo, perché siamo un giornale, non un bollettino, e il nostro mestiere consiste proprio in questo: fare una scelta. (g. bar.)
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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