Tutti i limiti della ricetta «elettronica»

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In questi giorni, la stampa (vedi Giornale di Brescia - Corriere della Sera - Bresciaoggi) continua a pubblicare articoli promossi dai farmacisti ed in particolare da Federfarma sui vantaggi della cosiddetta «ricetta elettronica» (più propriamente «ricetta dematerializzata»). Questi vantaggio saranno certo per i farmacisti, ma non certo, al momento, per i medici di famiglia (MMG) e tanto meno per gli assistiti. Dalle prime esperienze in questo mese si è infatti appurato che: 1) Non si deve più usare la «ricetta rossa», ma si deve comunque stampare un pro memoria che di fatto è una «ricetta bianca» di modo che si può dire che non siamo pervenuti alla «ricetta dematerializzata», ma alla «ricetta decolorata» (da rossa a bianca). Ricordiamo che tale procedura è necessaria e utile solo ai farmacisti perché su tale promemoria vanno attaccate le fustelle dei farmaci. A loro vantaggio con tale operazione i farmaci vengono subito rendicontati. Per il MMG un lavoro inutile. 2) Nella maggioranza dei casi comunque al momento non può essere utilizzata tale ricettazione perché in molti casi si deve ancora usare la ricetta rossa e ciò per dei grossi limiti del sistema informatico della Regione Lombardia (Crs-Siss) al contrario di quanto avviene in altre Regioni (siamo più indietro per es. della Sicilia!). 3) Il medico non può utilizzare a pieno il proprio collaboratore di studio perché il sistema attualmente non consente correzioni a posteriori e quindi i «promemoria» devono essere stampati contestualmente alla ricettazione e ad uno ad uno. Questo vorrà dire che il medico o visita o controlla le ricette compilate dalla segretaria visto che tale atto spetta solo al MMG con inevitabile ripercussione sull’assistenza. 4) I MMG non sono stati formati se non con generiche riunioni e diapositive collegiali ma è solo nell’atto singolo che si evidenziano tutti i problemi che sussistono. È vero che Lombardia Informatica fornisce una guida per via informatica della metodica prescrittiva ma come si può pensare che i MMG in pieno periodo invernale perdano il loro tempo per leggere metodologie completamente estranee alla loro professione e quindi con ulteriore carico di lavoro non clinico. 5) Non tutte le attrezzature informatiche dei MMG sono idonee al programma della ricetta elettronica e molti MMG saranno costretti ad adeguare e cambiare il computer. 6) I MMG non solo quindi, al momento, non hanno vantaggi ma perdono più tempo accollandosi costi aggiuntivi non coperti dalla Regione per finalità meramente amministrative. 7) Allungandosi i tempi di lavoro amministrativo del medico si allungano anche i tempi di attesa degli assistiti. 8) Da verifiche fatte sul territorio anche i farmacisti hanno vari problemi (connettività) nell’assolvere tale compito con allungamento dei tempi d'attesa dei pazienti nel ricevere il farmaco. Detto ciò si spera che la stampa consideri le criticità del sistema e soprattutto quelle dei MMG (gli ospedalieri ancora non sono stati coinvolti). Poiché è il medico che deve redigere le ricette ci auguriamo che la Regione Lombardia s’impegni maggiormente per superare le difficoltà già da tempo individuate e comunicate, ma non ancora risolte. cav. dott. Francesco Falsetti Presidente Umi Concesio

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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