Strade malconce La speranza è nel nuovo Consiglio
Lettere al direttore
AA
Speravo con l’avvento del nuovo Consiglio provinciale eletto a Brescia, che qualcosa migliorasse per le nostre strade. Ma non vedo cambiamenti, purtroppo, righe bianche inesistenti, e sono già iniziate forti nebbie, asfalti sbriciolati e buche ovunque, senza contare le erbacce alte due metri sui lati delle strade e sulle rotatorie.
Mi chiedo a cosa serva un Consiglio provinciale, e dove finiscono tutti i soldi di accise e bolli, che dovrebbero essere usati per tenere in ordine e in efficienza la rete stradale.
Poi assistiamo agli spot televisivi, che danno consigli sulla sicurezza stradale da parte del Ministero che, in questo caso, sembrano proprio una presa per i fondelli.
Renato Rodella
Gottolengo
Caro Renato,
esser presi per i fondelli è una sensazione non soltanto sua. In un Paese qual è il nostro, dove gli strumenti automatici di controllo proliferano (al mondo solo Russia e Brasile ne hanno di più, mentre l’Italia ne conta il 17% di quelli dell’intera Europa) e le sanzioni sono in proporzione, cioè numerosissime, fa rabbia pensare che non vi sia altrettanta attenzione da parte dello Stato a reinvestire i soldi incassati in strade decenti. Un problema di sicurezza, come sostiene lei, prima ancora che di decoro.
Ora, sperare che a poche settimane dalla sua elezione - e senza ancora aver nominato un assessore di riferimento - il nuovo Consiglio provinciale possa già dimostrare il suo certificato di esistenza in vita asfaltando e rappezzando e ridipingendo la segnaletica orizzontale ci pare attesa eccessiva. Certo però una differente e rinnovata sensibilità al tema ce l’aspettiamo. Con meno parole, slogan e spot e più fatti. (g. bar.)
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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