Servizio tutelato, operatore obbligato Chi paga siamo noi

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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un giovane... anziano, di più di ottant’anni. Mesi fa ho aperto un contratto con A2A per la fornitura dell’energia elettrica. All’arrivo delle prime bollette mi sono accorto che non ero stato inserito nel servizio di maggior tutela, che per legge è ancora riservato agli over 75. Chiamo A2A e mi informano che per rientrare in questo tipo di servizio, è necessario rivolgersi addirittura ad un’agenzia nazionale, che si chiama Servizio Elettrico Nazionale (mi sembra di tornare bambino!) e mi consigliano di spedire un’autocertificazione. Eseguo. Richiamo. Mi dicono che l’autocertificazione non la dovevo mandare a loro e mi forniscono un numero di telefono del SEN.

A que

sto punto: apriti cielo!

Non riesco a parlare con alcun operatore: una voce registrata mi fa entrare in un labirinto di scelte che una persona anziana non è in grado di prendere. Allora decido di rivolgermi ancora ad A2A per chiedere una mano, ma mi si informa che non possono proprio aiutarmi, dato che l’attivazione del servizio di maggior tutela può avvenire solo tramite l’ormai mitica agenzia nazionale preposta.

Mi chiedo: tra i tanti onorevoli bresciani, ce ne sarà pure uno in grado di modificare questa legge, affinché possano essere i singoli gestori ad interagire con questo benedetto Servizio Elettrico Nazionale. Il diritto ad una bolletta un po’ meno pesante (poche decine di euro all’anno...) per noi anziani ci sarebbe, ma con una burocrazia così è proprio impossibile avvalersene!
Piero Lombardi
Borgosatollo

C

a

ro Piero,

temiamo ci sia stato un fraintendimento «in cima al sacco». Il Servizio Elettrico Nazionale non è «un’agenzia nazionale», bensì una costola d’azienda di Enel (una costola polposa, considerato che nel 2020 superava i sei miliardi di euro di fatturato).

Ma perché deve rivolgersi a Enel se ha un contratto in essere con A2A? Perché a Borgosatollo, dove risiede, tale servizio è gestito da Enel e non da A2A, come invece sarebbe stato se lei fosse residente a Brescia.

Semplice, no? No. Semplice non lo è affatto. Non per noi, figuriamoci per gli anziani, seppur «giovani», come lei. Con l’impressione che tra uno Stato che complica le cose e società dai fatturati astronomici, a finire stritolati siano i normali cittadini, che hanno sempre meno potere contrattuale e sono sempre più disorientati. (g. bar.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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