Ritengo sbagliata la cosiddetta «tassa sul verde» a Brescia

Lettere al direttore
AA
In riferimento alla cosiddetta tassa sul verde, ritengo che l’Amministrazione comunale si stia comportando in modo sbagliato, dal punto di vista amministrativo, sociale, economico. Colpire fasce deboli di cittadini che contribuiscono con il loro lavoro a rendere Brescia una città ben curata e non si possono permettere un giardiniere è un grosso errore. Colpire gli utenti che gestiscono gli orti comunali riduce l’uso delle potenzialità della città. Si potrebbe ricavarne spazi didattici, coinvolgendo bambini e adolescenti, si potrebbero mettere arnie di api come strumento naturale del controllo della qualità del aria. Dal punto di vista economico il gruppo A2A con gli utili che macina sopravviverebbe comunque. Si pensava che dopo la assemblea pubblica a Folzano molto vivace e partecipata del mese di gennaio fossero emersi elementi utili per l’Amministrazione comunale che portassero ad una riflessione, purtroppo questo non si è verificato. Per rimediare al problema si dovrebbe cancellare il provvedimento e quei pochi soldi recuperarli con maggiori controlli sulle tante persone che quotidianamente lasciano i rifiuti in giro. Inoltre l’Amministrazione comunale si dovrebbe occupare dei tanti bresciani che, in pochi mesi, si sono trovati con gli stessi consumi con bollette raddoppiate. Questioni e scelte che l’Amministrazione comunale dovrebbe ponderare e riflettere in maniera molto approfondita per evitare grossi danni di immagine e di consenso.
Fulvio Mor
Gentile lettore, la sua è una delle tante lettere pervenute in redazione, per segnalare la contrarietà alla introduzione della tariffa puntuale per il ritiro del verde. Ne abbiamo scelte due tra quelle firmate con nome e cognome. Sulla decisione maturata in seno all’amministrazione comunale di Brescia, di aumentare la Tari e di avviare la nuova modalità per il ritiro degli sfalci e delle potature, il nostro giornale ha dato una copertura completa e man mano aggiornata sugli sviluppi che ne sono scaturiti. La «svolta» insieme a molte voci critiche ha trovato anche dei consensi come dimostra l’intervento (qui di lato) del presidente di Brescia Green, associazione impegnata «per una cultura ecologica partecipata». Il GdB, peraltro, ha sempre prestato e continuerà a prestare un’attenzione particolare ad una questione cruciale per i nostri tempi qual è la gestione sostenibile dei nostri rifiuti. (g.c.)
Fulvio Mor
Gentile lettore, la sua è una delle tante lettere pervenute in redazione, per segnalare la contrarietà alla introduzione della tariffa puntuale per il ritiro del verde. Ne abbiamo scelte due tra quelle firmate con nome e cognome. Sulla decisione maturata in seno all’amministrazione comunale di Brescia, di aumentare la Tari e di avviare la nuova modalità per il ritiro degli sfalci e delle potature, il nostro giornale ha dato una copertura completa e man mano aggiornata sugli sviluppi che ne sono scaturiti. La «svolta» insieme a molte voci critiche ha trovato anche dei consensi come dimostra l’intervento (qui di lato) del presidente di Brescia Green, associazione impegnata «per una cultura ecologica partecipata». Il GdB, peraltro, ha sempre prestato e continuerà a prestare un’attenzione particolare ad una questione cruciale per i nostri tempi qual è la gestione sostenibile dei nostri rifiuti. (g.c.)
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