Rifiuti abbandonati, più controlli (ma anche cultura)
Da un po' di tempo leggo varie proteste sulla raccolta differenziata , perciò sono stata felice dell'iniziativa «cassonetti con gli occhi».
Però, quando l'altro ieri ho visto e fotografato uno di questi nuovi esemplari, sono rimasta di stucco e ho pensato che non sarebbero serviti a niente...gli occhi sono solo disegnati. A meno che non ci sia qualche marchingegno nascosto... Naturalmente questo sfogo non è contro chi si sforza di risolvere i problemi ma contro gli incivili che li creano e non si lasciano certo dissuadere da un paio di occhi corrucciati.
Severina Cappelletti
Mi rivolgo a voi per segnalare una situazione ormai insostenibile riguardante lo stato di degrado in cui versano le nostre strade a causa di una gestione, che a molti pare inefficiente, dei rifiuti urbani.
Nonostante la campagna «Io ti vedo» e il passaggio frequente di mezzi della nettezza urbana, si osservano quotidianamente situazioni che denotano seri problemi: bidoncini della raccolta porta a porta non ritirati per giorni, con evidenti conseguenze di cattivi odori e accumuli indesiderati; sacchetti abbandonati vicino ai cassonetti, spesso sventrati da animali, con dispersione dei contenuti che peggiora il decoro e l’igiene pubblica.
Tutto ciò appare paradossale in un contesto che sollecita continuamente il senso civico dei cittadini. Tuttavia, è evidente che non bastano le campagne di sensibilizzazione: servono interventi più incisivi per contrastare i comportamenti irresponsabili e facilitare la collaborazione di chi desidera segnalare le criticità. Mi permetto di avanzare alcune proposte che potrebbero migliorare la situazione:
- Installazione di telecamere di sorveglianza nei punti critici per identificare e sanzionare chi abbandona i rifiuti.
- Semplificazione delle segnalazioni da parte dei cittadini - anche di chi ha meno dimestichezza nell’utilizzo di strumenti digitali - evitando lunghe attese telefoniche.
- Maggiore vigilanza e deterrenza: il problema si risolverà solo se i responsabili verranno effettivamente individuati e multati.
Sono certa che con una collaborazione più stretta tra le istituzioni, l’azienda responsabile della gestione dei rifiuti e la cittadinanza sarà possibile risolvere questa situazione, ripristinando il decoro delle nostre strade e garantendo un ambiente più sano e vivibile per tutti.
Roberta Manfredini
Care Roberta e Severina,
due lettere, un identico problema, un’unica richiesta: più severità.
Controlli, vigilanza, sanzioni... Il contrasto alla maleducazione - perché di questo si tratta - secondo voi passa tutto da lì ed è difficile darvi torto. Infatti non ve lo diamo.
Ci permettiamo tuttavia di insistere sul nostro mantra, cioè che per la mala educazione esiste un solo antidoto efficace: l’educazione. Ciò non significa che controlli o sanzioni non debbano esserci, tutt’altro. Importante che siano inserite in progettualità più ampia, finalizzata a incidere sulla cultura dei singoli e dell’intera comunità. Soltanto così potrà esserci vero cambiamento. In positivo. (g.bar.)
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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