Quanto mi è costato quel consiglio!

AA

Scrivo alla sua rubrica per riportare un particolare episodio capitatomi lo scorso mese, che mi ha lasciato parecchio l'amaro in bocca.
Da anni mi rivolgo per la consulenza ginecologica presso il centro Aied (Associazione Italiana per l'Educazione Demografica) di Brescia.

Questa associazione mi era stata consigliata da un'amica in quanto offre servizi medici ginecologici a prezzi più abbordabili, e quindi sin dalla giovane età ho preferito avvalermi di questa possibilità.

Lo scorso mese dunque ho preso appuntamento da uno dei ginecologi che offre il suo servizio presso l'Aied appunto, per un semplice consulto medico.
Un semplice consiglio quindi, non una domanda a cui non fossi in grado di rispondere. Il dottore gentilmente mi riceve, e scambiamo due parole in merito all'argomento per una durata massima di 5 minuti.

Prima di uscire passo quindi dalla «cassa» per pagare quello che credevo il giusto compenso per una consulenza di questo genere (non pensavo potesse andare oltre i 20 euro).

Con mia triste sorpresa invece mi viene presentato un conto di 80 euro!
80 euro, lo stesso costo di una visita ginecologica presso lo stesso centro!
Rimango interdetta e chiedo spiegazioni, e dopo un po' di insistenza (ero veramente sconcertata) l'infermiera si alza per chiedere conferma al ginecologo. Al rientro mi dice che il dottore le ha confermato una «consulenza completa» per cui dovrò pagare 80 euro. Ho versato la cifra, a malincuore, dicendo ad alta voce a tutte le presenti il motivo per cui ero andata presso il consultorio (questo per indicare la consulenza davvero semplice che avevo richiesto), altro non ho potuto fare, ma almeno una signora ancora in attesa ha chiesto informazioni per sapere se anche lei per una consulenza avrebbe dovuto pagare tale cifra.
Mi ritengo una cittadina onesta, ho sempre pagato e anche in questo caso non mi sono tirata indietro dal farlo visto che avevo già ricevuto il servizio.
Quello che però mi sono chiesta nei giorni a venire è come può definirsi l'Aied un'associazione con politica sociale e con costi di servizi medici e psicologici assai contenuti (definizione presa tra i «vantaggi» nel loro sito)?
Purtroppo ho constatato a mie spese che non è proprio così.
Io ho potuto pagare, ma se fosse stata una donna con molte meno possibilità che si rivolgeva a loro proprio perché consultorio medico che attua politiche sociali, come avrebbe potuto fare?

Sono rimasta davvero amareggiata.
Fortunatamente alcuni giorni prima avevo avuto una piacevole sorpresa trovando tra gli eventi bresciani a favore della donna nei giorni di marzo, alcune visite mediche gratuite presso l'Anvolt (Associazione Nazionale Volantari Lotta contro i Tumori), di cui ho usufruito e a cui porgo i miei più sentiti ringraziamenti.
Questo a mio avviso vuol dire sostenere una politica fortemente sociale, non di certo il conto presentatomi dopo un consiglio della durata di pochi minuti.

Lettera firmata
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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