Proviamo ogni tanto a guardare il mondo al contrario

AA

Questa sera mi sono sdraiata sul letto al contrario. Come basta poco a volte per vedere il mondo in modo diverso... Dalla finestra vedo il monte dove abbiamo fatto parecchie escursioni e la luna che da dietro di esso fa capolino si diverte a creare ombre sul soffitto della mia stanza, tanto che il ventilatore a soffitto mi fa credere che ci sia una angelo. Come bisognerebbe prendersi del tempo, soffermarsi sulle cose importanti e invece spesso il lavoro, la stanchezza ci fanno perdere il vero senso della vita. Ora più che mai mi dispiace, mi dispiace se a volte avrei potuto dedicarti più tempo, più attenzioni... l’averti creava quella sorta di idea del «ci sei» di «darti per scontato» e invece ora so che bisognerebbe impegnarsi di più, dare il massimo. Volevo dirti che quel giorno sul sentiero avrei voluto salvarti, ma non ce l’ho fatta, ma ce l’ho messa tutta. Come avrei voluto sapere che quella strana sensazione che da inizio anno mi sentivo dentro, mi faceva sentire irrequieta, significava che ti avrei perso… non sai quanto vorrei poter tornare indietro. Grazie per i bei momenti che abbiamo vissuto, per esserci stato nei momenti bui, per essere stato il mio Migliore Amico, io ti ho dato tutto il mio cuore, su questo non ho rimpianti. Sta piovendo, fuori e dentro la stanza, e sul soffitto so che il ventilatore non c’entra nulla. A presto Shony.

// Paola
Nave

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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