Parcheggi: non perdete il biglietto altrimenti sono guai

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Le scrivo per denunciare un episodio che mi è successo personalmente giovedì e denota che il bizantinismo burocratico e la stupidità di certe procedure, attanagliano ancora l’Italia ed andando avanti così oggettivamente non c’è alcuna speranza che possiamo farcela. Giovedì pomeriggio accaldato e affannato dal rincorrersi degli eventi lavorativi, dopo aver parcheggiato in piazza Vittoria, mi accorgo di aver perso il biglietto di ingresso. Evento non occasionale, purtroppo per me, infatti mi era già capitato un mese prima al parcheggio di Brescia Mobilità Ospedale Civile, che si era risolto in un minuto, pagando la tariffa piena di una giornata di euro 16,80 senza alcuna implicazione né ritardo. Oltre allo spettacolo indegno di vedere funzionari al servizio del pubblico senza una divisa, senza un interesse se non quello annoiato di guardare distrattamente la televisione o leggere la Gazzetta dello Sport, che fa rivoltare gli utenti che sicuramente pagano lautamente e di tasca propria questo ignobile servizio così svolto, l’addetto alla cassa mi fa presente che per avere la mia macchina non basta che gli dia il numero di targa ma devo fargli avere anche il libretto della stessa. Inutili sono state le mie rimostranze; ho dovuto scendere al settimo piano in un caldo infernale, prendere il libretto e risalire, far fare la fotocopia del libretto, firmare in modo leggibile il modulo sulla privacy (fra un po’ anche per andare ai bagni pubblici servirà il modello sulla privacy) e finalmente avere la mia autovettura. Primo mi chiedo: se la mia macchina fosse stata intestata a mia moglie o ad un mio conoscente, ad una società di leasing o noleggio a lungo termine o solo alla mia società, cosa sarebbe successo? Sarebbe stata la mia autovettura ostaggio dei regolamenti stupidi? Oltretutto c’è pieno di stranieri che noi vogliamo accogliere a braccia aperte per sviluppare il nostro turismo ma chi avrebbe spiegato loro che c’era un regolamento così farraginoso e stupido. Oltretutto alla mia richiesta all’addetto che se fosse successo un caso simile che lingua avrebbe parlato, mi ha risposto che lui a malapena parlava solo italiano. Allora è evidente che ci sono regolamenti farraginosi e stupidi concepiti da persone altrettanto incapaci e stupide poiché i regolamenti li fanno gli uomini e non si trovano come i dieci comandamenti incisi sulla pietra e intoccabili. Siamo nel 2017 e non nel Medioevo, siamo nell’era del web e ancora dobbiamo scontrarci con queste stupidaggini. Anche la scusa che così si evitano i furti è debole, visto che dappertutto ci sono cartelli che esonerano la società da qualsiasi responsabilità per furti e danneggiamenti poiché il solo servizio svolto è quello di concedere a pagamento l’uso di uno stallo. Quello che mi preme è che i responsabili della Società Pubblica di Brescia Mobilità non sprechino il loro prezioso tempo a trovare giustificazioni che non possono che essere di parte ed evidentemente poco intelligenti non si diano da fare per risolvere i problemi dei cittadini e dei loro utenti.

// Lettera firmata

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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