Omaggio a un’epoca e alla generazione che ci ha preceduto

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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Oggi, con un misto di emozioni, annunciamo la chiusura dell’impresa edile Taiola F.lli. Impresa che è stata parte della nostra famiglia per generazioni dal 1964, avviata da nostro nonno, Giuseppe Taiola, insieme ai fratelli, poi passata nelle mani di mio padre Ivan (Osvaldo) ed al fratello Romano. Questa impresa ha attraversato alti e bassi, affrontando sfide e difficoltà che solo chi è immerso nel mondo dell’edilizia può comprendere, ma mai facendo mancare nulla alle proprie famiglie. Il settore sta cambiando, evolvendosi in modi che rendono alcune delle nostre pratiche e conoscenze quasi obsolete, preannunciando una lenta scomparsa di un’arte antica.

Noi, e tutta la nostra famiglia, non possiamo fare a meno di sentire un profondo senso di gratitudine verso la comunità di Concesio e della Valtrompia. La fiducia e il sostegno che abbiamo ricevuto nel corso degli anni hanno significato più di quanto le parole possano esprimere. Ogni progetto che ci è stato affidato non era solo un lavoro, ma un’opportunità per lasciare un’impronta tangibile nella nostra comunità, costruendo e ristrutturando spazi che hanno ospitato storie, sogni e la vita quotidiana delle persone.

La decisione di chiudere segue l’ingresso in pensione di Ivan, nostro padre, un momento che, sebbene amaro, ci offre l’opportunità di riflettere sui valori dell’edilizia antica che lui ha saputo tramandare. Valori come l’integrità, la dedizione al lavoro ben fatto, il rispetto per la materia e l’importanza della comunità sono sempre più rari oggi, ma rimangono fondamentali per chi, come noi, ha vissuto di calce e cemento.

Questo non è solo un addio a un’impresa, ma anche un omaggio a un’epoca dell’edilizia che, nonostante le sue sfide, ha saputo insegnarci il significato di resilienza, comunità e artigianalità. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno fatto parte di questo viaggio, dai collaboratori ai clienti, dalla nostra amata comunità agli amici e alla famiglia che hanno sostenuto questa avventura. L’eredità e i valori dell’edilizia antica continueranno a vivere nei ricordi e nelle lezioni apprese, un tesoro inestimabile che porteremo sempre con noi. Grazie Impresa Edile Taiola Fratelli ma sopratutto grazie papà!
I tuoi figli Claudio e Stefano

Cari Stefano e Claudio,

da parte nostra la prendiamo davvero così: l’omaggio a un’epoca più che l’addio a un’impresa.

Omaggio a chi ha dimostrato sapienza della testa e delle mani, realizzando piccoli grandi prodigi, abbinando arte ed arguzia, passione e mestiere, energia e coraggio.

Ma soprattutto omaggio a una generazione che qualche sbaglio l’ha compiuto (giudicarla però con severità, applicando ad essa le coordinate della sensibilità attuale, sarebbe irriconoscente, oltre che sbagliato), ma nel contempo ha letteralmente «costruito» l’Italia del benessere come la conosciamo. Che è facile adesso criticarla o vederne soltanto le storture, ma è il Paese in cui viviamo in pace da quasi ottant’anni e in cui la maggior parte di noi, figli di quella generazione, ha un tetto sopra la testa e una casa calda e vestiti dignitosi e cibo nella pentola o nel frigorifero. Un abbraccio dunque a voi e un brindisi ai «giganti» sulle spalle dei quali tutti sediamo. (g. bar.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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