Non temo i malvagi ma il silenzio degli onesti

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Si dice che ogni uomo nasce buono e a renderlo cattivo ci pensano le esperienze e l’educazione. La cattiveria nasce da sentimenti negativi come la solitudine, la tristezza, la rabbia. L’invidia è la componente maggiore. Nel serpente il veleno è nei denti, nella mosca è nel capo, nello scorpione è nella coda, nel malvagio è in tutto il corpo. Tutti la conosciamo e non si riflette mai abbastanza. La cattiveria è arroganza, frustrazione. La cattiveria fa pena perché isola dal mondo e può far perdere la lucidità, da non confondere con le arrabbiature. Il cattivo non ama neanche se stesso, è sempre vigile, pronto a cercare di distruggere il prossimo, perché è l’unica cosa che lo gratifica. Prolifera nell’ignoranza. Martin Luther King diceva: non ho paura dei malvagi, ma del silenzio degli onesti! La cattiveria è degli sciocchi che non hanno capito che non vivremo in eterno. Ricordino i cattivi se sanno riconoscersi che a cattivo cane corto legame! Chi sta con voi lo fa per convenienza o compassione. Nessuno ha voglia di stare con chi non vede più la luce ed i colori perché è avvolto nel suo egoismo. Io non vorrei mai attorniarmi di persone che mi danno sempre ragione. Riflettete se siete ancora lucidi. Auguri a tutti perché un po’ di cattiveria è in tutti noi. Sforziamoci perché è solo con la luce che migliorerà il mondo.

// Franca Stanga
Botticino Sera

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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