Nel dolore Federica ha lasciato una scia luminosa d’amore

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Oggi vorrei essere da tutt’altra parte rispetto al luogo in cui mi trovo... Magari sulla riva del fiume, ad osservare il lento scorrere dell’acqua che forse riuscirebbe a portare con sé i miei pensieri, a levigare almeno un poco le mie angosce ed a spiegarmi perché... perché la vita ti è stata rapita da artigli rapaci e impietosi a soli quindici anni, quando osservando la tua fotografia mentre sorridi anche con gli occhi l’unica cosa che vedo è vita dirompente, che sembra impossibile da spegnere come impossibile è spegnere in pochi attimi un maestoso fuoco che arde… Ed invece sono qui, nel posto in cui meno vorrei essere, a rispondere al telefono indossando una maschera per sembrare brillante come sempre, ad accennare ad un sorriso che mi costa enorme fatica al collega che mi fa una battuta, a fingere di prendermi a cuore le ridicole lamentele di chi non sa per cosa vale veramente la pena lamentarsi. Mi sento un vigliacco perché non ho il coraggio e la forza di dire: oggi fate a meno di me, ho il cuore e gli occhi troppo gonfi di lacrime per poter pensare ad altro. La sofferenza di Federica è stata un martirio a piedi nudi sui rovi e sui carboni ardenti, nessuno meriterebbe una sofferenza del genere… ed io oggi voglio soltanto accarezzarla con i miei pensieri, accompagnarla con il mio dolore silenzioso nel suo viaggio verso la Luce e la Pace. Quanto vorrei che il mio dolore potesse portare soltanto un misero granellino di quiete a chi ti era vicino… Non ho avuto l’onore di conoscerti, cara Federica, ma leggendo di te voglio pensare che il senso del tuo esistere e della tua repentina partenza sia stato soprattutto l’infondere la profondità in chi ti era vicino. Lo sguardo dei tuoi compagni di classe e di oratorio, di tutti coloro che ti amavano da oggi non sarà più lo stesso; una luce nuova nel tuo ricordo sarà viva nei loro occhi. Il messaggio forte e indelebile che hai lasciato nel tuo breve cammino e che continuerai ad infondere certamente eviterà a tanti di loro errori di superficialità… saranno adulti più capaci di ascoltare e di capire, sapranno guardare oltre la pellicola che avvolge e falsa buona parte del mondo che li circonda, sapranno tendere le mani a chi silenziosamente gli chiederà un aiuto. Ognuno di noi nello scrigno dei ricordi conserva gelosamente frammenti di vita fondamentali durati solo pochi istanti, ma che valgono ben più di tanti anni… li rievocheremo con nostalgia, li proteggeremo con tutto l’affetto di cui siamo capaci sino all’ultimo dei nostri giorni. Ti penso così, scia luminosa che ha illuminato per pochi istanti un cielo buio, insenatura placida di un mare tempestoso nella quale chi ti ama un giorno approderà… e troverà conforto e la forza di amplificare il tuo meraviglioso messaggio di amore.

// Un papà

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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