Multata con 61 euro per un bidoncino esposto anzitempo

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Sono una cittadina bresciana, vivo a Folzano, nella zona sud della città - o visto il tema che andremo a trattare, zona gialla -, in un complesso residenziale di via Malta, al centro di un bel parco e di un’area pedonale del quartiere. Nel pomeriggio dello scorso 24 aprile, per la precisione alle 15.13, sono stata multata da un assistente scelto del distaccamento di polizia locale di via S.Faustino, per aver esposto prima dell’orario previsto il contenitore verde dedicato alla raccolta differenziata del vetro. Un’infrazione che mi è costata ben 61 euro. In proporzione, se dobbiamo considerare l’impatto della violazione che ho commesso, molto più di una sanzione per divieto di sosta o per eccesso di velocità. Nel verbale l’agente non manca di ricordare che l’esposizione delle frazioni è consentita dalle 18 alle 9 del giorno seguente. Onestamente, ripensando a quel giorno di aprile, non ricordo il motivo per cui io abbia esposto prima del dovuto il bidoncino: probabilmente dovevo uscire presto e restare fuori fino a dopo l’orario di ritiro. La multa mi è stata recapitata martedì 17 luglio, non ho perso tempo e l’ho pagata il pomeriggio stesso, perché così sono abituata a fare. Peraltro non era nemmeno prevista la riduzione che solitamente si concede a chi salda la somma entro cinque giorni dalla notifica. Sono pienamente d’accordo con il principio che se ci sono delle regole queste vanno rispettate e fatte rispettare. Ma questa multa lascia veramente l’amaro in bocca: come dicevo, abito in una zona pedonale - inaccessibile anche ai mezzi della raccolta differenziata - e quindi sono costretta a portare i contenitori all’inizio del parco. Di conseguenza sono io, ogni martedì, a svolgere un servizio per facilitare le operazioni di raccolta. Anche per questo credo che 61 euro siano una vera esagerazione. Sono troppi per un cittadino che paga le tasse (103 euro di imposta sui rifiuti di quest’anno) e che differenzia ogni giorno con attenzione. Questa vicenda mi fa ancora più arrabbiare se consideriamo tutti quegli episodi, veramente dannosi per il decoro urbano e la salute pubblica, che invece restano impuniti. Penso solamente alla quantità di immondizia lasciata per strada, fuori dai cassonetti. Pochi giorni fa vicino a casa ho trovato persino un materasso abbandonato. Non sono stata l’unica a essere multata nel quartiere. Tutti quanti ci siamo trovati d’accordo sul fatto che la sanzione è esagerata e che sarebbe più logico, almeno la prima volta, avvisare l’utente con delle comunicazioni sugli orari di esposizione in modo da permettergli di correggere comportamenti, diciamo così, non conformi alla norma. Evitando salassate di questo tipo.

// Caterina Pozzi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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