Multa sul bus per l’abbonamento dimenticato

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Vorrei sottoporre alla vostra attenzione quanto successo a mia figlia di 14 anni sull’autobus in zona Ospedale di Brescia tornando da scuola il giorno 18 novembre. La stessa è stata fermata dal controllore e multata in quanto non in grado di mostrare il titolo di viaggio, pur essendo in possesso di abbonamento per studenti in corso di validità, ma che quel giorno, purtroppo non aveva trovato nello zaino (poi, a casa, ha appurato che si era infilato nel diario). Mio marito il pomeriggio seguente si è recato a Brescia Trasporti per mostrare l’abbonamento in corso di validità. Nonostante questo ci è stata applicata una multa di euro 7.50 per «dimenticanza abbonamento». Mi domando a quale titolo vengono chiesti questi soldi avendo mostrato di aver già pagato con abbonamento il viaggio? Immagino la probabile risposta di Brescia Mobilità o chi per essa: «Nel contratto da voi firmato è precisato che è prevista questa sanzione» quindi, firmando, accettiamo le condizioni dell’abbonamento. Avremmo potuto non accettare? Avremmo avuto altre possibilità di scelta? Non si tratta di sevizio pubblico? Ma la rabbia sale quando poi vedo in Tv nel corso del programma «Striscia la notizia» che a Roma sulla metropolitana nessuno paga il biglietto (trasmissione del 23 novembre 2015 e molte altre dedicate all’argomento) e a quanto pare non vengono ormai nemmeno più multati. Non viviamo tutti nello stesso Paese? Aggiungo che per mia figlia a settembre dovendo iniziare la classe prima di scuola superiore ho dovuto sborsare per libri, abbonamento autobus e contributo alla scuola circa euro 800,00 che è quasi pari al mio stipendio. Onestamente questa multa mi sembra veramente un furto. Lascio a chi legge ogni considerazione e il mio sdegno.

// Lettera firmata

Gentile lettrice, servizio pubblico non è sinonimo di servizio gratis, anche se a tutti noi piacerebbe tanto. E il fatto che altri invece pratichino impuniti l’equivalenza «pubblico uguale gratis» non ci sottrae dalle nostre responsabilità. Certo, 7 euro e mezzo per una «dimenticanza abbonamento» paiono un po’ eccessive, ma sono comunque educative: chi sbaglia, paga. Brucia molto di più l’altro dato di bilancio familiare che lei indica nella sua lettera: 800 euro tra abbonamento, libri e contributo alla scuola. Qui non ci sono dimenticanze da rivendicare: c’è semmai il sacrosanto diritto al futuro per i nostri ragazzi. Su questo punto sì, condivido sdegno e amarezza. (n.v.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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