Lotta all’evasione Per chiarirci parliamone insieme

Lettere al direttore
AA
In riferimento alla risposta data ieri al signor Tomasoni, mi permetto di sottolineare alcune affermazioni non condivisibili. Le regole ed i controlli non portano a niente: non è vero, senza di queste l’evasione sarebbe superiore. Che ci sia una differenza di comportamento fra le varie categorie di contribuenti è un dato di fatto: chi lo ricorda non vuol scatenare un litigio. Che esistano «furbastri» è normale, meno normale è che combatterli sia considerata una battaglia persa. «Lavoriamo insieme per un Paese in cui le istituzioni funzionino» che cosa vuol dire? Cominciamo intanto a chiamare le tasse semplicemente tasse e non tasse eque, chi lo decide quando sono eque? Non so perché, e forse mi sbaglio, ma ho avvertito nella risposta un rimprovero ingiustificato al lettore Tomasoni.
Mario Sina
Caro Mario,
grazie per averci segnalato il suo dubbio, così ci dà modo di dichiararlo apertamente: da parte nostra nessun rimprovero al signor Tomasoni, ci mancherebbe altro.
Sul fenomeno dell’evasione fiscale da parte dei lavoratori autonomi - ch’era il tema in oggetto - a noi premeva sottolinearne la complessità, evitando i facili schieramenti e l’illusione di soluzioni semplici (su regole e controlli, ad esempio, mai abbiamo sostenuto che portino a niente, semmai che limitarsi a quelle non è sufficiente). In ogni caso, la verità è che su un tema come questo siamo tutti molto sensibili e le sintesi non giovano per spiegarsi, confrontarsi, comprendersi vicendevolmente. Facciamo allora che, se lo vorrà, magari in compagnia del signor Tomasoni, ci troveremo a bere un caffè e ne parleremo a quattr’occhi, insieme. (g. bar.)
Mario Sina
Caro Mario,
grazie per averci segnalato il suo dubbio, così ci dà modo di dichiararlo apertamente: da parte nostra nessun rimprovero al signor Tomasoni, ci mancherebbe altro.
Sul fenomeno dell’evasione fiscale da parte dei lavoratori autonomi - ch’era il tema in oggetto - a noi premeva sottolinearne la complessità, evitando i facili schieramenti e l’illusione di soluzioni semplici (su regole e controlli, ad esempio, mai abbiamo sostenuto che portino a niente, semmai che limitarsi a quelle non è sufficiente). In ogni caso, la verità è che su un tema come questo siamo tutti molto sensibili e le sintesi non giovano per spiegarsi, confrontarsi, comprendersi vicendevolmente. Facciamo allora che, se lo vorrà, magari in compagnia del signor Tomasoni, ci troveremo a bere un caffè e ne parleremo a quattr’occhi, insieme. (g. bar.)
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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