Le domande e la preghiera per i figli in cielo
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Ogni prima domenica del mese presso il Santuario Maria Madre della Chiesa a Novagli di Montichiari si svolge l’incontro di «figli in cielo» per i genitori che hanno vissuto la perdita del proprio figlio/a, per condividere il grande dolore e le nostre esperienze personali. Sono tante le famiglie che si ritrovano a piangere la morte improvvisa di un figlio, ma dinanzi al nostro dolore, dinanzi al dubbio «se Tu fossi stato qui», tutte le parole impallidiscono e muoiono, rimane solo la Sua parola, da pronunciare e offrire con pudore e delicatezza. In questo tempo di gioia eterna, tempo in cui la liturgia ci invita a godere di una santa letizia, impegniamoci a superare il dolore e il pianto per lasciare posto alla gioia, anche se siamo avvolti da una profonda notte oscura, anche se lo smarrimento e la tristezza oscurano i nostri orizzonti, possiamo incamminarci verso la luce della speranza, Gesù Salvatore è venuto, viene e verrà sempre a liberarci dalla schiavitù della morte ma è necessario avere calma e pazienza... dobbiamo imparare a curare ogni germoglio che spunta, come il contadino siamo invitati ad attendere con serenità e fiducia il miracolo del seme che, a suo tempo, darà il suo prezioso frutto. Padre, tutto Tu conosci, sai cosa portiamo nel cuore, vedi le nostre ferite, una cosa Ti chiediamo, dacci la forza di andare avanti, di capire che i nostri figli sono con Te, nella pace infinita dove sono felici e sereni, non farceli vedere in una tomba, no, lì riposa solo il loro corpo mortale, ma il loro spirito, il loro sorriso, il loro sguardo continuano a vivere.... «Perchè cercate tra i morti Colui che è vivo»?, la pietra rotolata via dal sepolcro di Cristo sia per ogni mamma e per ogni papà con il cuore ferito, la certezza che non tutto finisce dietro la lapide, vogliamo incontrare i nostri figli non al cimitero come al luogo dove tutto è finito, andiamo per accudire a una tomba, ma con gli occhi della fede dobbiamo sentirci dire da Gesù «perché cercate tra i morti Colui che è vivo»? Mamme e papà che hanno vissuto la stessa dolorosa esperienza si trovano nell’ombra comune del buio e della morte, come pecore senza pastore sono alla ricerca di uno spiraglio di luce, di una condivisione fraterna di parole, di verità e di consolazione perchè nell’amore il rapporto con loro, che sembra perduto per sempre, diventi più intenso e più vero. Solo Dio sa trasformare la morte in rinascita e resurrezione, i nostri figli sono già con Dio e portano con sè ogni cosa che hanno condiviso con noi... i dialoghi interrotti, le parole non dette, i gesti non compiuti... il tempo perduto, tutto trova compimento camminando insieme per riscoprire l’amore di Dio nel dolore più forte... È possibile. «Beati gli afflitti perchè saranno consolati», in ogni famiglia che necessita di consolazione, rivive la preghiera di Gesù nel Getsemani «la mia anima è triste sino alla morte, restate qui e vegliate con me». Come? Prestando attenzione alle necessità di ogni famiglia, vegliando con loro, vigilando e pregando perchè ciascuno trovi la luce e la forza necessaria per andare avanti, percorrere e condividere con tanti altri genitori il nostro vissuto personale. Di fronte alla morte che passa e strappa ai nostri cuori gli affetti più cari, sviluppa la speranza che hai posto in noi Signore, nello strazio così profondo, così crudele che potrebbe diventare un’oscura disperazione, dona la certezza che ci si ritroverà... di fronte alla grande incognita della morte e dell’oscurità dell’aldilà, rafforza la speranza in una vita futura migliore, più felice... quando ci sentiamo improvvisamente sradicati, privati del grande sostegno di una presenza, fa crescere la speranza nella Tua presenza che non manca mai. Dio mi ha dato questa figlia perchè ora se la riprende? Domande che tormentano giorno e notte. Nel tempo si scopre nella fede la via per attraversare il devastante dolore perchè o ti abbandoni a Dio o ti allontani da Lui, non ci sono alternative, e se ti allontani ti distruggi. Molti invece i genitori che si affidano a maghi e medium per ricreare un contatto e sopravvivere alla disperazione della perdita, strade che consegnano alla dipendenza e non restituiscono in cambio la pace. Solo in Dio si può trovare la speranza, Dio ha amore di padre e di madre, per i suoi figli e per loro vuole il bene, mai il male, se mi ha riservato un dolore così atroce saprà confortarlo e dargli significato, anche se finchè sarò su questa terra non riuscirò a capirlo. Ho lottato con Dio... e ora mi sento più calma, serena... abbandonata... Io non rifiuto per quanto mi costi di prendere parte al calice di amarezza, Ti offro il mio cuore straziato ma sottomesso... Mi hai dato quella figlia, così teneramente amata, la più dolce felicità del mondo... ma accetto per quanto posso la condanna con la quale me l’hai tolta. Io mi sforzo di benedire la Tua mano in questa prova ed abbandonarmi senza riserve alla Tua volontà. Maria, Tu che hai visto morire tuo figlio, sostienici nelle ore di angoscia, di paura, di solitudine, di depressione, di rabbia, aumenta la nostra fede fragile, sostienici con il Tuo amore, donaci la speranza che un giorno raggiungeremo i nostri figli...Tu Madre dei dolori, unisci il nostro dolore al Tuo, apri il tuo cuore a tutte noi madri desolate e con le Tue preghiere fa che accettiamo la spada che ci ha «trafitto il cuore» e che siamo coraggiose ai piedi della croce. Impegniamoci a imparare nuovamente a pregare guardando il cielo dove sono i nostri figli, riamando la vita e ripetendo sottovoce «Diletta ci rivedremo in Paradiso»... La mamma di Diletta
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