L’amico di Trump è solo... Donald Non scordiamolo
Lettere al direttore
AA
Un mio vecchio compagno di scuola, che vive da anni a New York, mi ha inviato una lunga e-mail.
Oggetto del messaggio: l'elezione di Trump.
Fra i vari commenti (personali) riferisce di avere tanti dubbi in merito a una frase pronunciata da un nostro politico di grande esperienza e di vecchia militanza di governo, il presidente di Forza Italia, Tajani, che dichiara: «Trump è un amico dell'Italia». Secondo il mio amico (e non solo lui) pare che Trump non abbia amici, caso mai subalterni. L'unico suo amico è Donald.
Giuseppe Pontoglio
Torbole Casaglia
Caro Giuseppe,
i vincenti hanno sempre un loro fascino e non ci sorprende che molti avventori dell’ultima ora sgomitino per salire sul carro del nuovo presidente degli Stati Uniti. Il problema è - come scrive lei - che l’unico amico vero di Trump è Donald, cioè lui medesimo. E nonostante gli si lisci il pelo o gli si stendano ai piedi mantelli, quel carro lo conduce badando agli interessi propri e del popolo che rappresenta. Bando ai proclami dunque e valutiamolo usando onestà e trasparenza, cercando di restare più possibili sordi a ciò che dice e badando invece a quello che fa, alle politiche che promuove, ai provvedimenti che prende, agli atti che firma. Premesso questo, la frase di Tajani è più che comprensibile: in quanto ministro degli Esteri non avrebbe potuto dire altrimenti. Del resto, a parte un pugno di acerrimi nemici della super potenza americana, il resto dei governanti di ogni latitudine e Paese ha usato garbo diplomatico, sapendo che se anche non sarà proprio amico, certo meglio non averlo per nemico. (g. bar.)
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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