La «Zona 30» di via Maggi a Brescia

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Con riferimento alla lettera del signor Giancarlo Marino, pubblicata sul Suo quotidiano il 22 gennaio scorso, nella quale si avanzano dubbi sulla priorità di intervento e sulla congruità delle risorse impegnate per la nuova «Zona 30» allestita in via Berardo Maggi e dintorni, vorrei evidenziare quanto segue. La decisione di intervenire nella zona di via Berardo Maggi, classificandola come «Zona 30» è scaturita negli anni scorsi da molteplici istanze avanzate da numerosi cittadini residenti nella zona, anche in occasione di incontri pubblici, ed è stata programmata e finanziata all’epoca della precedente Amministrazione comunale e realizzata e portata a compimento dall’attuale. L’adozione di «Zone 30» rientra infatti nei programmi dell’Amministrazione comunale e risponde all’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle zone residenziali, con interventi non solo improntati alla sicurezza stradale ma vocati a incentivare la mobilità pedonale e ciclabile. In particolare, obiettivo delle Zone 30 è la limitazione del traffico di attraversamento extraquartiere, favorendo viceversa una mobilità interna sicura e sostenibile, e la razionalizzazione della sosta e dell’utilizzo degli spazi pubblici. Gli interventi proposti e realizzati in via Berardo Maggi perseguono tali obiettivi e il lamentato restringimento in un tratto della via ove si rende necessario procedere a senso alternato è uno degli interventi di moderazione per disincentivare il traffico di attraversamento: in tal senso, la precedenza è a favore di chi esce dal quartiere in direzione nord e non per chi usa via Berardo Maggi come bypass alla via Duca degli Abruzzi, che assolve invece alla funzione di ingresso alla città. In merito all’importo dei lavori, si precisa che l’importo posto a base di gara (174mila euro) ha fatto registrare notevoli economie già in sede di presentazione delle offerte (-39,4%), consentendo di stornare le cifre risparmiate su altri interventi di spesa del Comune, e successivamente anche in sede di lavori, consentendo di apportare ulteriori migliorie alle aree limitrofe a quella di intervento, ampliando i benefici di sicurezza stradale e mobilità sostenibile insiti nel progetto. In conclusione, mi pare di poter dire che l’intervento in questione rivesta un’indubbia valenza sociale e si sia caratterizzato per un oculato uso delle risorse pubbliche. Federico Manzoni Assessore alle politiche della mobilità del Comune di Brescia

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