La multa illogica per l’abbonamento non convalidato
Ecco la lettera che ho inviato nei giorni scorsi a Brescia Trasporti. «All’Ufficio Reclami Sanzioni. Oggetto: verbale n° 10031537 19/04/18 Buongiorno. La presente per chiedere chiarimenti in merito al verbale in oggetto da voi emesso a carico di mia figlia Elisabetta Franceschini. Pago per lei un regolare abbonamento a copertura del periodo scolastico. Elisabetta effettua un’unica corsa giornaliera dal lunedì a venerdì per tragitto scuola casa. Al mattino sono io che l’accompagno con automezzo privato. Viene contestata la mancata convalida del titolo di viaggio come se avesse omesso di timbrare un normale biglietto poi riutilizzabile. Vorrei capire la logica. Se dimentica l’abbonamento a casa oltre a non poterlo esibire, non può convalidarlo e la sanzione vale 7.5 Euro. Se porta con sé l’abbonamento e dimentica la convalida la sanzione vale 32 euro. Resto sbigottita. Lasciando perdere le ragioni che obbligano all’esercizio della convalida come se ci fosse qualche studente che passa la giornata a salire e scendere dai mezzi pubblici in tutta franchezza percepisco la vostra richiesta non proporzionata. Risarcimento per un danno che non avete subito. Può essere pure che ci sia una norma alla quale vi siete riferiti ma ogni norma deve essere applicata con ragionevolezza. Sorvolando poi sul metodo delle verifiche. Addetto in borghese, che al momento della fermata del mezzo con ragazzi in procinto di scendere, sale e ordina di chiudere le portiere. A mio modesto parere l’irregolarità contestata è equiparabile più alla dimenticanza dell’abbonamento che alla mancata convalida del titolo di viaggio. Chiedo pertanto l’annullamento del verbale o nel caso la facoltà di pagare i 7.5 Euro previsti per gli abbonati con documento dimenticato. Attendo vostre considerazioni in merito fiduciosa di ottenere soddisfazione».
// Luisa ZampedriCastelmella
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato