La mia odissea per parcheggiare a Sirmione
Mercoledì 24 agosto, trovandomi in vacanza a Gardone con dei parenti ospiti a cui volevo mostrare le bellezze del Garda, decidiamo di visitare Sirmione in auto. Giunti a Colombare dalla tangenziale, non noto alcun tabellone luminoso che (come è in uso in ogni dove) segnali la disponibilità o meno di posti nei parcheggi, per cui mi dirigo verso il centro nonostante la coda, sperando (è un giorno feriale) di trovare posto al parcheggio di piazzale Montebaldo. Invece qui un addetto indica di procedere oltre, e alla mia domanda risponde che ci sono posti liberi solo per gli abbonati e i dipendenti (di chi?). Torno indietro (non sperando di trovare posto nei parcheggi più vicini al centro) fino al parcheggio di via 25 Aprile, e qui trovo posto ma, cosa incredibile a dirsi, per fare il biglietto c’è una coda che durerà mezz’ora. Infatti la macchina non dà resto, per cui (a 1,80 euro l’ora) nessuno ha gli spiccioli necessari, e l’unica alternativa percorribile, ossia quella di pagare con carta di credito, ha anch’essa la sua controindicazione, perché non è possibile digitare rapidamente l’ora di uscita, ma occorre far avanzare tale orario premendo ripetutamente un tasto che ad ogni pressione avanza solo di pochi minuti. In totale, tra l’inutile coda in auto per raggiungere il parcheggio Montebaldo, la coda per pagare al parcheggio di via 25 Aprile, e il tempo per raggiungere a piedi il centro (la prima navetta che passa non si ferma perché è piena) si perde quasi un’ora. E non oso pensare a che cosa sarebbe successo se ci fossimo avventurati in un weekend. Ora, è comprensibile che l’afflusso di turisti in mete molto frequentate possa talvolta mettere in crisi le strutture predisposte per l’accoglienza; come è ovvio che le amministrazioni comunali interessate considerino quasi un fastidio il turismo giornaliero, preferendo quello che pernotta negli alberghi. Ma non è ammissibile che si giunga a creare un disagio addizionale ai turisti, da un lato omettendo le necessarie informazioni che potrebbero consigliare un parcheggio a Colombare o comunque prima della penisola (per poi prendere il bus navetta da lì), e dall’altro mettendo in uso una macchina per riscuotere il prezzo del parcheggio che complica e rende inutilmente lunghe e disagevoli le operazioni di pagamento (a prescindere dall’esosità del prezzo). Come ultima osservazione: dentro il castello di Sirmione il «traffico» dei turisti non è regolato in alcun modo, e laddove i passaggi si restringono (si tratta di una struttura medievale) si creano pericolosi ingorghi tra chi vuol salire e chi vuole scendere, senza che si veda un addetto oltre quelli che, all’ingresso, riscuotono il prezzo dei biglietti.
// Marco ModenaFirenze
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato