La denuncia della mamma di Davide

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Sono la mamma di Davide del quale purtroppo si è occupato anche il suo giornale poiché in data 22-06-2010, all'età di 16 anni, mentre da volontario faceva l'animatore al grest ha avuto un incidente orribile presso la piscina dell'Istituto Andreana in Orzinuovi in seguito al quale gli è stata diagnosticata una tetraplegia completa C6 Asia A. Le lascio solo immaginare, disperazione a parte, cosa abbiamo passato da quel 22 giugno ad oggi. Ricovero in rianimazione all'Ospedale Civile di Brescia, ricovero per 6 mesi presso l'istituto di riabilitazione Montecatone in Imola, dover guardare tutti i giorni mio figlio negli occhi e non sapergli dare risposte sul suo futuro. Poi il rientro a casa il 24 dicembre 2010, casa che non era quella che aveva lasciato perché purtroppo noi avevamo una abitazione al 1° piano e di conseguenza non idonea alla gestione di un ragazzo in quelle condizioni. In quel periodo si sono attivate, anche per un aiuto economico, perché purtroppo i maledetti soldi servono specialmente in queste occasioni, tante persone a cominciare dalla nostra comunità e da quelle dei paesi limitrofi al nostro, noi abitiamo ad Azzano Mella, e tante altre che nemmeno ci conoscono, varie associazioni, in collaborazione con le Amministrazioni comunali, la scuola di Davide che hanno organizzato feste e manifestazioni per una raccolta fondi e volontari che mi aiutano nella gestione quotidiana, per il trasporto a scuola ad un centro di fisioterapia, perché da noi le cose semplici non esistono e per fare della fisioterapia decente ci si deve recare a Rovato. Tutte queste persone ed altre per nostra fortuna ci sono state vicine anche moralmente, perché di giorni no ce ne sono parecchi sia nella mia vita quotidiana ma soprattutto in quella di Davide e non saremo mai abbastanza grati a tutti per il grande sostegno che ci hanno dato e che ancora oggi continuano a darci. Queste premesse perché, nonostante noi ci siamo attivati affinché nostro figlio potesse avere quello che purtroppo nelle sue condizioni era suo diritto avere dalle istituzioni, pensione di invalidità civile ed accompagnamento, considerando che gli è stata riconosciuta una invalidità totale del 100% con assistenza continua (legge 118/71 e 18/80) a seguito di visita di accertamento effettuata dalla commissione Asl di Imola in data 29 ottobre 2010 e trasmessa alle Asl di Brescia dove è stata registrata in data 29 dicembre 2010 e ad oggi non gli è stato riconosciuto nulla. Inoltre in tutti questi mesi mi sono dovuta scontrare diverse volte con gli enti preposti (Asl) per ottenere, a volte invano, tutti gli ausili protesici e medicali di cui necessita, di conseguenza ho dovuto pagare tante cose alle quali mio figlio aveva diritto perché il famigerato cartellino che gli dava accesso ad esempio all'esenzione è arrivato in data 1 luglio 2011. Considerato che oltre agli ausili la terapia farmacologica prevedeva la somministrazione di ben 16 medicine al giorno, per le quali dovevo pagare all'incirca dai 40 ai 60 euro ogni 15 giorni, faccia un poco la somma di quanto è stato l'esborso dovuto solo ad un ritardo di consegna di un cartellino. Ma la novità che risale al 9 settembre 2011 è che l'Inps e le Asl di Brescia non sanno dove sia finita la pratica inerente l'invalidità di mio figlio. Mi dia un suggerimento, mi dica a chi rivolgermi perché io sono arrivata allo stremo delle forze e sono stanca di rimbalzare da un ufficio all'altro senza avere precise risposte.

La mamma di Davide
Azzano Mella

Gentilissima signora, io non so dirle a chi rivolgersi. Posso solo - e lo faccio di cuore - dare voce pubblica al suo caso. Perché tutti riflettano e qualcuno decida.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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