La brutta sorpresa della lanterna cinese nel giardino di casa

Al mio risveglio nella mattinata del primo gennaio ho avuto la brutta sorpresa di trovare nel giardino di casa un «oggetto volante non identificato»: prima l’avevo scambiato per un sacco della spazzatura, poi ho capito che si trattava di una «lanterna volante» come quelle che vengono lanciate durante le feste, accendendo una zolletta di combustibile alla base che poi fa riempire il «pallone» di aria calda e lo fa sollevare in cielo. Il problema è che queste lanterne pongono un grosso rischio di incendio che a mio parere viene terribilmente sottovalutato, visto che quella fiammella accesa nel «pallone» viene portata via dal vento ed è impossibile prevedere quando si spenga e dove vada a finire. Se per colmo di sfortuna la fiammella è ancora accesa quando la lanterna cade verso terra il danno è garantito! Ne sanno qualcosa le persone che qualche anno fa hanno visto una lanterna appiccare il fuoco a un albero in piazza Vittoria nel bel mezzo dei festeggiamenti per l’ultimo dell’anno. Chissà che spavento! Non oso immaginare i rischi che avrei potuto correre io, avendo le piante in giardino, i sacchi della plastica e soprattutto lo scatolone della carta straccia all’esterno (su un balcone), che avrebbero offerto una abbondante e involontaria «esca» a un eventuale rogo!! In Trentino le lanterne sono state bandite, in quanto già responsabili di incendi boschivi. Anche alcuni Comuni bresciani hanno provveduto a fare lo stesso, dimostrando un salutare buonsenso. Speriamo che si arrivi a un bando totale, visto che la pericolosità di questi «aggeggi» è oggettiva, ma manca la stessa consapevolezza che c’è, ad esempio, per i rischi e i danni legati ai petardi.
// Lettera firmataRiproduzione riservata © Giornale di Brescia
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