Inca-Cgil, iscrizione d’ufficio non autorizzata
Mi reco con una collega presso il patronato Inca Cgil di Brescia in via F.lli Folonari per richiedere la Naspi (l’Indennità mensile di disoccupazione). Confrontiamo le domande e risultano differenti. Ci spiegano che io ho acconsentito all’applicazione mensile e per tutta la durata della Naspi della trattenuta sindacale. Contesto che alla collega, in un diverso sportello per la stessa pratica, hanno chiesto se desiderava aderire, mentre con me l’operatrice ha proceduto di sua iniziativa senza chiedermelo e senza la mia autorizzazione. Mi indirizzano all’ufficio tesseramenti per effettuare la disdetta, ma avendo ormai sottoscritto e firmato i documenti devo intervenire personalmente inviando una raccomandata all’Inps. Purtroppo al termine della procedura ho apposto parecchie firme senza leggere attentamente ogni riga (errore mio) ed uno dei documenti era l’accettazione alle trattenute sindacali. Chiedo allora di poter parlare con chi mi ha aperto la pratica per avere spiegazioni. La signora risponde pacifica senza nemmeno scusarsi: sa, è l’abitudine, mi viene automatico... A seguito delle mie lamentele provvede ad inviare mail di disdetta all’Inps. Invierò per sicurezza come consigliatomi dall’ufficio tesseramenti la raccomandata perdendo altro tempo e denaro. Visto che le trattenute possono essere applicate solo su base volontaria, mi chiedo come possano operare in questo modo scorretto e come possano tutelarsi gli stranieri che non parlano bene la nostra lingua o semplicemente chi è distratto o non conosce questo meccanismo come me. Io mi sono accorta casualmente dell’inganno. Al Centro per l’impiego ho poi notato che in tutti i documenti dei presenti in coda (moltissimi stranieri) risultava l’adesione al sindacato, Spero che per tutti sia stata una scelta consapevole. È vergognoso che facciano firmare i moduli di mandato inserendoli tra quelli dalla Naspi a nostra insaputa e non chiariscano al richiedente che gli verranno detratti dei soldi ogni mese per tutta la durata della disoccupazione. Al referendum popolare del 1995 che aboliva la trattenuta sindacale automatica da stipendio/pensione/disoccupazione la maggioranza degli italiani votò a favore, ma Cgil, Cisl e Uil decisero di ignorarlo e il meccanismo è stranamente ancora attivo salvato da accordi tra le parti... Non richiedo una prestazione gratuita, ma pretendo che ai non iscritti al sindacato Cgil venga richiesto per la pratica Naspi un contributo fisso e chiaro come accade negli altri patronati. Servono regole chiare. La libertà di scelta va tutelata.
// Lettera firmataRiproduzione riservata © Giornale di Brescia
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