In una lettera alla prof c’è il cuore della nostra scuola

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Qualche giorno fa ho trovato sul tavolo di casa il documento che propongo qui di seguito. Durante la lettura mi sono emozionato e sono rimasto veramente sorpreso di come questi ragazzi hanno vissuto il rapporto con la loro prof e con la scuola. Lettera che i ragazzi della classe 5AS della scuola «Sraffa» di Brescia hanno consegnato alla prof di lettere (mia figlia) dopo gli esami di maturità. Desidero che venga pubblicata affinché si possa evidenziare che la scuola italiana è anche questo: questi ragazzi e questi professori. Tutto ciò ci dà fiducia per il futuro perché con questi ragazzi e questi professori le ideologie, il bullismo e la demagogia non troveranno mai spazio. «Carissima professoressa, le scriviamo questa lettera per ringraziarla per tutto quello che ha fatto per noi e per questi fantastici anni che purtroppo sono già terminati. Abbiamo intrapreso insieme questo percorso, inizialmente sconosciuto e nuovo per tutti, ma che si è poi rivelato un’esperienza unica e indelebile, ricca di bei momenti che ricorderemo per sempre. Non ci scorderemo mai delle risate fatte insieme e della sua volontà di rendere le nostre giornate più spensierate, soprattutto durante l’insolito e cupo periodo di Didattica a distanza. E per questo e molto altro la vogliamo ringraziare. Grazie per averci trasmesso l’amore e la passione verso il suo lavoro, ma soprattutto verso di noi. Grazie per essere sempre stata presente nei momenti di difficoltà e per averci aiutato ad affrontarli. Grazie per averci fatto capire che scuola è anche relazionarsi con gli altri e instaurare rapporti umani sinceri. Grazie per averci sgridati quando sbagliavamo, facendo in modo di rimetterci sulla retta via. Grazie per l’aiuto che ci ha dato, soprattutto nel lungo e insolito periodo dad che abbiamo affrontato insieme. Grazie per averci fornito preziose conoscenze e lezioni di vita che custodiremo dentro di noi per sempre. Grazie per la pazienza che ha avuto in questi anni. Grazie per essersi fidata di noi e di essere stata sempre sincera. Grazie per la pazienza che ha avuto in questi anni. Grazie per essersi fidata di noi e di essere sempre stata sincera. Grazie per averci aiutato a diventare persone migliori. Nessun grazie sarà mai abbastanza per esprimere il bene che proviamo per lei. È stata un punto di riferimento e di ispirazione perché ci ha fatto comprendere chi siamo e chi vorremo diventare. È stata una professoressa fantastica, ma prima di tutto una maestra di vita. Grazie di tutto. La 5AS».

// Lettera firmata Gentile lettore, se al termine di due anni scolastici travagliati come quelli da cui sono reduci, gli studenti di una classe, approdando ad una maturità sofferta, trovano parole come queste per congedarsi da chi li ha accompagnati ed è stata loro insegnante potremmo dire «nella buona e nella cattiva sorte», possiamo non disperare sul futuro della nostra scuola. E questo nonostante tutti i problemi che, sappiamo, l’affliggono, e di cui ci siamo occupati anche di recente con un fondo del professor Giuseppe Bertagna. Il quale rilevava come, nel contesto delle tante difficoltà, storiche e attuali, del nostro sistema scolastico, vi siano dei segnali positivi che attendono soltanto di consolidarsi. E lettere ad una professoressa come quella scritta dagli studenti dello «Sraffa» rappresentano un incentivo in questa direzione: proprio perciò meritano di essere pubblicate. (g.c.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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