Il ruolo dell'assistente ad personam

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Le chiediamo gentilmente un po' di spazio dopo aver letto l'articolo di F. Sandrini con data 27 ottobre. Titolo: «Sostegno e tagli, Brescia corregge». L'articolo evidenzia molto chiaramente tutte le problematiche che ruotano intorno al mondo della disabilità in ambito scolastico e tutti i tagli che con la legge Gelmini sono ahimè stati effettuati. Ci sono figure molto importanti come l'insegnante di sostegno, le insegnanti della classe più o meno interessate al mondo H, ma c'è una figura molto importante che viene purtroppo notevolmente sminuita ed è l'assistente ad personam (Adp). Questa è in molti casi colei o colui che sta più ore con la persona disabile e, oltre a curarne il processo per migliorare la sua autonomia, ne esalta la sua integrazione. Però nell'articolo non viene menzionata. Si tratta di una figura, quella della Adp, che non viene tenuta nella giusta considerazione: - poco retribuita soprattutto se dipendente delle cooperative; - scarsamente tutelata e riconosciuta; - ore di lavoro non costanti nel tempo quindi con stipendi altalenanti. Il lavoro sui disabili è e deve essere molto importante, quindi dal nostro modo di vedere dovrebbe comprendere tutto il team che ruota intorno al problema e non fare valutazioni in senso unico. Ci perdoni la presunzione, ma quando si lavora bene e con molto senso di responsabilità desidereremmo che almeno si sapesse.

Un gruppo Adp
Brescia

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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