Il campeggio stanziale non è un abuso
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Le scrivo a proposito di campeggi e campeggiatori stanziali di cui il vostro giornale si è occupato poco tempo fa. Io sono in un campeggio sul lago a Idro e ho una copertura della roulotte e della veranda fatta da una ditta specializzata che forse a settembre dovrò smontare. Io come la maggior parte degli stanziali sono pensionato e non c’è più la voglia e la forza di smontare e rimontare tutti gli anni la veranda e tutto il resto. A Idro i campeggi aprono a metà aprile e gli stranieri arrivano sul lago verso i primi di luglio e se ne vanno ai primi di agosto. Che fine farebbero quei pochi campeggi senza stanziali. Non sono per il va bene tutto ma solo per coperture fatte da ditte specializzate e al massimo ancorate al terreno con tiranti e ficchetti a terra come una tenda da campeggio. Non sono d’accordo a far diventare la roulotte una casetta o una baracca fatiscente. Faccio presente che giovani italiani che vanno in campeggio sono pochi e saranno sempre meno. Preferiscono le mete esotiche ai laghi bresciani. Speriamo che la Sovrintendenza ai beni ambientali nel decidere sul caso si renda conto che il campeggio non è più come 30 anni fa e rinnovi vecchie leggi che sono inadeguate attualmente. Grazie comunque e speriamo che qualcuno pensi anche a noi stanziali pensionati. Renzo Giuseppe Tameni Nave
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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