I corsi soppressi di Scalpellino alla Vantini di Rezzato
Siamo un gruppo di allievi dell’Ist. Vantini di Rezzato dei corsi serali di Scultura e Scalpellino. Vogliamo rendere nota la grave decisione che ha portato, da quest’anno, alla cancellazione dei corsi, notizia «nascosta» fino ad ora e di cui pochi di noi sono venuti a conoscenza per mezzo di una scarna lettera dalla Direzione dell’Istituto. Nessun comunicato ufficiale né dalla Scuola né da altri organi Istituzionali, come ad esempio l'amministrazione Comunale dal momento che per statuto il Sindaco è il Presidente della Scuola Vantini. È con amarezza che riscontriamo questa modalità «clandestina» nella soppressione di questi corsi, che si somma ad una scarsa e carente attività promozionale degli stessi. I corsi da anni sono frequentati da utenti di ogni età e genere, lavoratori che utilizzano così l’orario serale per sviluppare le proprie doti artistiche, pagando regolarmente una retta e lasciando le opere realizzate di proprietà dell’istituto, poche le iniziative di organizzare mostre, e se capita sono generalmente pubblicizzate male e gli allievi, autori delle opere neanche contattati. Nella Scuola Vantini, centro d’istruzione più antico della Lombardia fondato nel 1839, sono attivi regolari corsi diurni di varie materie, Elettronica, Meccanica, e altro con copertura Regionale, ma altrettanto importanti sono i corsi inerenti la lavorazione del marmo, come si evince dall’intitolazione della Scuola stessa all’architetto Vantini e dal fatto che questo materiale è il simbolo del nostro territorio. Anche i corsi serali quindi hanno in sé il valore culturale di tenere alti i valori e il patrimonio culturale della Terra del Marmo. Facciamo appello alle Istituzioni locali, ai Consorzi del Marmo presenti sul territorio, agli operatori economici del settore e a chiunque abbia la sensibilità e la possibilità di far continuare i corsi, anche in altra sede, dato che è attraverso le opere artistiche che è conosciuto il pregio e il valore del nostro marmo. Inoltre si permetterebbe agli allievi, attuali e futuri, di esprimere le proprie doti e passioni e valorizzare così un patrimonio culturale da non trascurare.
// Lettera firmata Gentili lettori, la soppressione del corso serale di scultura e scalpellino (non quello diurno, scuola a tutti gli effetti, che è stato avviato regolarmente) senza ombra di dubbio impoverisce l’offerta culturale e creativa della nostra provincia. Ne sono consapevoli le stesse istituzioni che hanno sostenuto il progetto e che ora sono impegnate a recuperare le risorse economiche necessarie per potergli dare la continuità che merita. Confidiamo in una positiva svolta. Ne daremo conto. (n.v.)Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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