I cittadini onesti di Seregno indignati per quanto succede

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In questi giorni la città di Seregno è balzata agli onori (meglio orrori) della cronaca, non solo locale, per ragioni tutt’altro che piacevoli. Chi scrive è un cittadino bresciano, che l’anno scorso per motivi di famiglia, si è trasferito appunto a Seregno. Mantengo ben salde le mie radici, perché lavoro ancora a Brescia e qui ho i miei cari. Conosco mia moglie, seregnese doc ma con papà bresciano (era destino!), da oltre vent’anni, e in tutto questo lasso di tempo ho frequentato Seregno e i seregnesi, potendone apprezzare l’onestà, la voglia di fare e lavorare e il grande senso civico e di comunità, l’essere cittadino onesto e fiducioso nelle Istituzioni. Come a Brescia. Per ovvie ragioni, i bresciani non conoscono la realtà di Seregno; io che ho vissuto e vivo in entrambe le comunità, ho visto tante affinità: gente laboriosa, attenta, dal cuore solo apparentemente distaccato, ma in grado al bisogno di dare tanto, tutto. Questo schifo che sta accadendo ci indigna! Questo malcostume tipicamente nostrano non si riesce ad estirpare! Dal Sud, al Centro, al profondo Nord, non c’è alcuna differenza. Ma dove si va a finire di questo passo? In questi anni tutte le famiglie, le aziende, le persone oneste hanno fatto e stanno facendo grandissimi sacrifici per restare a galla, e poi si scoprono questi intrallazzi... vergogna! La società civile, quella onesta, non accetta questo! Non vogliamo essere tutti etichettati per colpa di pochi, questo no! Il potere, il dio denaro, sono questi i valori di oggi? Andiamo sempre più verso una società dove prepotenza e arroganza hanno la meglio? Io sto bene con la mia famiglia, con le mie bimbe, con i miei cari: questi sono e devono essere i capisaldi della vita! Non toglieteci il futuro! Noi e i nostri figli non siamo così!

// Un cittadino seregnese e bresciano

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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