I cento e uno anni della signora Maria Che meraviglia

Lettere al direttore
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L’8 febbraio 2025 Maria ha compiuto 101 anni. Figlia, moglie, mamma, nonna e bisnonna, ha superato il secolo di vita e dai bucati alla seriola e la cucina a legna è passata alle videochiamate per salutare i nipoti. Lei non si accorge nemmeno di avere 101 anni. È cresciuta come unica femmina tra fratelli e zii maschi, dedita alla sua mamma che ha aiutato anche dopo il suo stesso matrimonio. Si è presa cura per tutta la sua vita della sua famiglia e dei parenti meno fortunati. Proviene da una famiglia di operai e sua mamma era una ricamatrice. Nata in un’epoca in cui solo i più fortunati facevano qualche anno di scuola elementare, lei aveva il sogno di far studiare tutti i suoi figli, compreso il quarto figlio affetto da sindrome di Down. Ha lavorato tanto e ogni soldo risparmiato serviva per aiutare i figli a studiare. Diceva sempre: «Piuttosto una sedia con tre gambe ma i miei figli devono andare a scuola!» Oggi gioisce nel vedere i risultati dei suoi sforzi e si interessa particolarmente ai percorsi di studio dei nipoti e pronipoti, apprezzando i loro sforzi e godendo dei loro successi che sente un poco anche suoi. Nonostante abbia perso l’autonomia fisica e sia quasi interamente sorda, le sue giornate sono piene di vita. Vive nella famiglia del figlio Gigi insieme al suo Marco, di cui si prende ancora molta cura, si interessa alle vicende di tutti i figli, nipoti e vicini, legge il giornale tutti i giorni e si informa su quanto avviene nel mondo, pulisce la verdura, prepara minestroni e sughi al pomodoro secondo le sue antiche ricette, piega il bucato e fa ancora piccoli rammendi... perché sì... riesce ancora ad infilare l’ago, a cambiare le cerniere, girare i colli alle camicie e a cucire grembiuli e gonnelline per le bimbe. È molto credente e dedica le sue preghiere a tutti, in particolare ai bambini meno fortunati nel mondo e al suo Marco, dona sempre qualcosa nelle campagne di raccolta fondi per bambini o ricerca medica perché, dice, a lei la vita ha già dato tanto e se ognuno facesse qualcosa per gli altri il mondo sarebbe migliore. Accoglie con il sorriso le persone che passano dalla nostra casa, indipendentemente dalla loro nazione di origine, dal colore della pelle o religione: si interessa alle loro storie di vita e le piace raccontare la sua. Adora mangiare, era ed è un’ottima cuoca e nonostante preferisca i cibi della sua infanzia (la polenta almeno due volte a settimana) accoglie con curiosità anche piatti etnici. Mantiene una solida routine e disciplina nei ritmi del sonno, cibo (con grande sacrificio... ma dice che deve sempre fare il fioretto e mangiare poco per stare in salute) e movimento: a 101 anni fa mezzora di cyclette ed esercizi per le braccia tutti i giorni! Nelle miti giornate primaverili fa brevi passeggiate nel giardino con il suo deambulatore e ricorda quanto le piaceva lavorare nell’orto. No, lei non se li sente i suoi 101 anni... e il tempo sembra essersi dimenticato di passare per lei. Non rimpiange il passato, non teme il futuro e apprezza il suo presente. Ringrazia ogni giorno la Ma donna, alla quale è molto devota, per essere ancora in grado di aiutare le persone che ama. Forse questo è il segreto della sua longevità e serenità: sentirsi ancora utile e capace di aiutare gli altri.
Gianluigi Cirelli e famiglia

Caro Gianluigi,

che bella storia ci racconta. La carica dei 101 stende su Maria una luce ancora più intensa, paradigma di vita semplice e insieme serena, anche se non soltanto rose e fiori l’hanno accompagnata. Come quella di ciascuno, del resto. E se la salute è una fortuna, avere fede un dono, mantenersi in forma un merito e riuscire ancora a infilare ago e filo un piccolo prodigio, ciò che ce la fa ammirare maggiormente - lo ammettiamo - è l’ostinazione nel volere che i suoi figli studiassero, avessero una vita migliore della sua. Una lezione, quella del «piuttosto una sedia con tre gambe ma i miei figli devono andare a scuola!», che racconta molto di quella generazione, ma pure di questa nostra terra, mai sciatta, mai doma. Proprio come la signora Maria. (g. bar.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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