Grazie dottoressa Rosa
La Dottoressa Rosa Moreschi, già dopo il primo incontro saluta con un bacio, un abbraccio e sorridente, si siede di fronte al paziente senza la scrivania di mezzo, lo aiuta a diventare forte, a credere in se stesso, a farlo sentire straordinario, perché ognuno di noi ha qualcosa da dare sempre, non esistono libri, testi o protocolli dove tutto è scritto. Per lei non esiste la parola «ormai», lei non guarda nessuno come un ferro vecchio da buttare via, ma guarda il paziente come un bocciolo che può ancora sbocciare anche quando è stato un po' segnato dalla malattia oppure da alcuni eventi della vita che ha permesso che lo schiacciassero un po' o dalle parole di alcuni «luminari» che erroneamente pesano anche sul suo cuore. Lei con il suo straordinario amore insegna al paziente ad amarsi e ad amare, a perdonarsi e a perdonare, a sciogliere inutili sensi di colpa, gli ricorda di ridere ed apprezzare tutto quello che ha e lo aiuta a desiderare di realizzare i propri sogni. Rosa è una persona che ti prende per mano, ti guida quando perdi la rotta e ti dà gli strumenti per navigare nel mare della vita da solo. È disponibile anche per telefono, evita di chiudere la conversazione fino a quando i pensieri del paziente sono centrati. Rosa, in realtà non è più qui dal 24 luglio 2010, ma io che ho avuto la fortuna di conoscerla ricorderò sempre la sua voce, le sue battute, le sue barzellette e il suo modo di fare. Grazie Rosa!
e lei umilmente direbbe: «Grazie a te, grazie a tutti voi!»
Valeria Claudia Zanardelli
Vello di Marone
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