Grazie al medico che ha capito e aiutato mia figlia

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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Vi scrivo perché desidero con tutto il cuore fare una citazione giornalistica di merito al dottor Villanacci Anatomopatologo di Brescia, che ci ha aiutato a risolvere il problema di salute di nostra figlia di soli 9 mesi.

Siamo state ricoverate 7 mesi all’ospedale Bambino Gesù di Roma a causa di una gastroenterite inarrestabile, purtroppo in questi 7 mesi abbiamo avuto diverse diagnosi sbagliate e cure non adeguate nonostante il caso di nostra figlia era il più attenzionato dell’ospedale Bambino Gesù. Abbiamo fatto esaminare i vetrini di tutte le endoscopie fatte (6 endoscopie ad una bambina neonata!) al dottor Villanacci a Brescia il quale ci ha fatto la diagnosi di enterocolite in soli 40 minuti. Subito dopo, abbiamo firmato poiché al Bambino Gesù non ci hanno dato speranze di vita, siamo venute al Meyer, consigliati dal dottor Villanacci con l’autombulanza, medico e infermiere a bordo.

Tutto il personale medico del professor Lionetti e infermieristico si sono presi cura della nostra bambina al Meyer e il dottor Villanacci ogni minuto dal nostro ricovero.

In venti giorni mia figlia è rinata, ha iniziato la cura, a breve torniamo a casa. Vi chiedo con tutto il cuore una gentile collaborazione affinché questa storia sia d’esempio a tutti i casi difficili come il nostro.
Donatella B.

Cara Donatella,

la sua lettera stringe il cuore e nel contempo l’allarga, infondendo speranza là dove c’era angoscia.

Non riusciamo neppure ad immaginare il calvario che avete passato, per cui ci limitiamo a gioire della vostra stessa gioia e a diffondere lo stupendo lieto fine dell’intera storia.

Potremmo altresì gridare al «miracolo» oppure biasimare chi non ha azzeccato la diagnosi giusta o ancora gridare all’eroe, al genio, per il medico che ha trovato la risposta giusta (e che un piccolo monumento in ogni caso lo merita). La lezione autentica, però, è che anche in medicina, così come in tutti gli altri ambiti di vita, vince sempre l’intelligenza collettiva, quell’innata capacità degli esseri umani di dare valore alla differenza - di opinioni, di scelte, di intuizioni - affrontando i problemi senza limitarsi a una soluzione, bensì confidando che qualcuno supplisca alle lacune proprie condividendo il talento altrui e viceversa.

Un abbraccio fortissimo. (g. bar.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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