Giudice di pace Dopo un anno nemmeno l’udienza

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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Cari concittadini vorrei darvi questa bella notizia! A Brescia non serve più pagare le multe, basta fare ricorso al giudice di pace! Di questo posso farvi garanzia visto che io nel gennaio 2024 ho presentato ricorso per una contravvenzione che un agente della Polizia locale mi ha fatto, non so sulla base di quali elementi visto che ero stato buttato in terra con lo scooter (nuovo) a fine 2023 e, sia chi guidava che un testimone, hanno poi dichiarato la mia palese ragione, contravvenzione che mi ha fatto giudicare colpevole al 50% e pertanto perdere metà del risarcimento ed aumentare le polizza per almeno 5 anni (tot oltre 2.000 euro) e per pura fortuna non ho subìto gravi danni fisici. Quindi ho presentato ricorso al giudice di pace, ma dopo un anno non ha ancora fissato l’udienza e quando sono andato di persona a parlarle mi ha detto che, non essendo urgente, non è in grado di dirmi se e quando verrà fissata l’udienza. Pertanto questa mia è chiaramente una satirica denuncia della penosa situazione a cui noi cittadini siamo sottoposti.
Marco Pasotti

Caro Marco,

comprendiamo il suo sarcasmo e l’amaro in bocca per un fenomeno più urticante di quanto ad un primo sguardo appaia. Lo strapotere del «pubblico» nei confronti del privato cittadino si riscontra in molti ambiti e raggiunge l’apice allorché non c’è possibilità di contenzioso, almeno per le persone normali, che non hanno i mezzi né le conoscenze per opporsi a quello che ritengono un torto. Un solco sempre più ampio, sottovalutato dai politici, ma che in sintesi è la causa della caduta di credibilità delle istituzioni e dell’ammaliamento per forme varie di populismo. Ecco perché una maggiore attenzione all’equilibrio tra Stato e privati dovrebbe essere messo in cima all’agenda e al centro del dibattito. Nel nostro piccolo lo faremo, rompendo le scatole finché avremo fiato. Glielo promettiamo. (g. bar.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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