Elettrodotti, meglio interrarli tutti per la nostra salute

La Terna Rete Italia ha occupato nell’edizione del Giornale di Brescia di mercoledì 13 novembre ben 4 pagine, presumo a pagamento. Scopro che «la missione dell’azienda (Terna) è di esercitare un ruolo guida per una transazione energetica sostenibile facendo leva su innovazione, competenze, e tecnologie distintive a beneficio di tutti (sic) gli Stakeholders». Vengo informato altresì che ogni giorno la Terna «lavora nel rispetto dei territori e dialogando costantemente con le comunità». Si tratta del riclassamento a 380 kw dell’esistente elettrodotto 220 kw Cassano-Ric. Ovest BS fra le SE di Cassano e di Chiari. Ai soggetti proprietari, listoni interminabili, dei fondi su cui passa l’elettrodotto viene imposto «il vincolo preordinato alle imposizioni in via coattiva delle servitù di elettrodotti, nonché viene comunicata la pubblica utilità». Gli spazi aerei del territorio bresciano sono fortemente inquinati da linee elettriche di tutti i tipi. Dalla letteratura scientifica (sono medico) risulta che i casi di linfomi nei bambini sono fortemente influenzati dai campi magnetici in presenza di linee 380 kw. Lo spettacolo dei tralicci non è certo paragonabile a quanto nei secoli passati hanno realizzato sul territorio i nostri antenati. Esiste oggi una tecnica, di certo più costosa, di interramento delle linee con canalizzazioni in ceramica. Tale tecnica è usata nelle linee sottomarine e molto usata nella vicina Svizzera. Cito un esempio significativo: nel cantone svizzero di Argovia le autorità comunali imposero alla società elettrica locale di interrare una linea ad alta tensione che attraversava il territorio. La società elettrica, una volta ottemperata l’imposizione, ricorse a sua volta per danno economico alla Corte Federale di Losanna. La stessa società perse la causa perché il perito tecnico nominato dalla corte dimostrò che la canalizzazione di ceramica faceva risparmiare del 40% la dispersione elettrica aerea, per cui in pochi anni tale realizzazione veniva ammortizzata. Altro esempio interessante: un certo Chicco Testa, ai tempi Ad di Terna, per rendere felici i suoi amichetti di vacanza, fece interrare una linea che passava sull’abitato di Cortina d’Ampezzo. Volere è potere o viceversa. Il comune di Tirano e di Villa di Tirano (Valtellina, SO) hanno iniziato un contenzioso con la Terna per la linea Robbia-San Cassiano di 380 kw che attraversa ortogonalmente la valle, con grave danno al paesaggio e creando campi magnetici sulle abitazioni. Poiché scopro che nella bolletta elettrica, che periodicamente pago, una percentuale va alla Terna, ritengo un mio diritto esprimere tali considerazioni. Comunque la mia speranza, anche se non comunico ritrovamenti di portafogli, ringraziamenti a medici curanti, opinioni politiche di partito, e, da ultimo, struggenti episodi di bontà, è che la mia opinione venga condivisa da molti. Da ultimo, comunico alla Terna che un articolo della Costituzione italiana riguarda la difesa del territorio e del paesaggio (art. 39).
// Mario NovatiBrescia
Gentile lettore, come vede questa pagina è aperta ai più svariati temi che i lettori vogliano sottoporre all’attenzione del giornale. Poi alcune questioni possono incontrare un maggior gradimento negli altri lettori, ed altre invece risultare per così dire meno elettrizzanti... Ma parliamo di interramento degli elettrodotti, soluzione che certo è meno impattante sul paesaggio del nostro paese. Così come è assolutamente auspicabile ridurre o evitare ulteriori sfregi ai nostri panorami. Il fatto è che l’interramento incontra al momento due principali ostacoli: uno economico (i costi molto più alti rispetto alle linee aeree su piloni, costi che variano anche in rapporto alle caratteristiche morfologiche del territorio), e il secondo tecnico per le difficoltà di intervento in caso di guasto. Sottolineo che è «al momento» che le cose stanno così, ma il tema sollevato merita senz’altro più attenzione di quanto in genere viene ad esso prestata e laddove è previsto il rifacimento di tratti di elettrodotto, si presenta l’occasione per verificare se l’interramento sia un’opzione anche sostenibile, perché penso che preferibile lo sia sempre, almeno per chi a ridosso degli elettrodotti ci vive. (g.c.)
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