Carta d’identità Baruffe all’anagrafe però avevo ragione

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Sono a chiedere ospitalità per raccontare un episodio che mi ha visto, mio malgrado, protagonista: leggendo sia sul sito del Ministero dell’Interno, sia sul sito del Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione, che «l’indicazione della professione sulla Carta d’Identità non è necessaria, in quanto elemento non concorrente alla identificazione della persona, e pertanto anche alla luce delle disposizioni in materia di tutela della privacy, la stessa potrebbe non essere indicata, a meno che non vi sia una specifica richiesta in tal senso da parte dell’interessato»; mi reco quindi all’Ufficio Anagrafe della zona est per rinnovare la mia Carta d’Identità ormai in scadenza; viene chiamato il mio numero, l’impiegata mi domanda cosa dovessi fare e quindi mi porge un registro da compilare. Nome, Cognome, data e luogo di nascita, etc…, consegno il suddetto registro all’impiegata e ne nasce un diverbio grottesco dove da una parte mi viene chiesto di indicare la professione, dalla parte opposta, forte di quanto letto sui siti dei Ministeri sopra menzionati, come mio diritto, chiedo che tale indicazione venga omessa; niente da fare…i toni si alzano, l’impiegata in malomodo cerca di far valere le proprie ragioni ed io rispondo a tono chiedendo che mi venga mostrata una normativa per la quale sono obbligato a menzionare la professione sulla Carta d’Identità, al contrario di quanto si trova sui sopracitati siti ministeriali che ne consentono l’omissione. Niente da fare, allora chiedo venga annullato il verbale e me ne vado sentendo in sottofondo la voce dell’impiegata che mi manda a quel paese. Una volta uscito contatto i Ministeri sui cui siti trovo risposta al mio problema, e mi confermano quanto pensavo: posso omettere la professione; idem la Prefettura; chiamo l’Anagrafe centrale di Brescia e un gentilissimo signore prende nota del problema e dopo poco mi richiama confermando la mia tesi e invitandomi negli uffici di Piazza Duomo per rinnovare il documento, cosa che faccio l’indomani mattina, ottenendo quindi la mia Carta d’Identità senza la professione, come mio diritto, come descritto sul sito del Ministero dell’Interno e sul sito del Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione. Voglio pensare che la prima impiegata non fosse particolarmente cortese a seguito dei primi caldi estivi che possono danneggiare il sonno e quindi l’umore; comportamento completamente opposto ha avuto il personale della Sede centrale dell’Anagrafe, gentilissimi e molto professionali, ai quali vanno nuovamente i miei ringraziamenti. // Lettera firmata

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