Bollo pagato con Aci ma la Regione non se ne è accorta

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No. Decisamente questo Paese non cambierà mai. Ricevo dalla Regione Lombardia un avviso per mancato pagamento della Tassa auto 2017 per una vecchia utilitaria che viene utilizzata in famiglia. L’avviso, neppure molto bonario, mi invita a regolarizzare la mia posizione entro il 31 gennaio con una sanzione «agevolata» del 3,75 per cento (ovvero 4,425 euro rispetto ai 118 del bollo). Dopo il 31 gennaio la sanzione sarebbe del 30 per cento. Naturalmente, qualora avessi già pagato, dovrei compilare «l’apposito modulo» (Risposta del contribuente) e rispedirlo alla Regione con allegata copia del mio documento d’identità. Sono da decenni socio Aci e, proprio per evitare inconvenienti o dimenticanze, utilizzo da sempre il comodissimo servizio «Bollo Sicuro», grazie al quale l’Ente provvede direttamente al pagamento dei bolli delle vetture dei soci ed al relativo addebito bancario. Rapida verifica con l’Aci: il bollo è stato regolarmente pagato alla scadenza. Solo che la Regione non ha tenuto in considerazione gli elenchi di quanti utilizzano il Bollo Sicuro Aci. Complimenti. Ma non siamo nell’epoca dell’informatica? O, forse, l’Unità Organizzativa Tutela delle Entrate Tributarie Regionali ignora l’esistenza dell’Aci. Tra l’altro, ritengo che gli avvisi come questo siano migliaia: sarà costato compilarli, stamparli e spedirli tutti...

// Lettera firmata

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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