A.M.I.C.I. conta sulla sensibilità del Civile
Recentemente, presso la sala Montini degli Spedali Civili di Brescia, si è tenuta l'Assemblea annuale di A.M.I.C.I Lombardia (Associazione Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali).
La programmazione prevedeva, come consuetudine, l'intervento conclusivo di medici specialisti.
Infatti, normalmente, in tali circostanze, uno o più cattedratici relazionano sulle novità del settore, sui loro studi, sui risultati ottenuti, acquistandosi l'attenzione degli ammalati che, non di rado, si traduce in una richiesta di visita privata.
A Brescia è successo qualcosa di diverso che ha attirato la curiosità della nostra Associazione impegnata per il miglioramento del servizio sanitario attraverso l'apporto, in particolare, di medici che «passati dall'altra parte» riescono a percepire con maggiore sensibilità i punti critici della nostra sanità.
Le relazioni hanno lasciato il posto ad un interessantissimo dialogo fra un paziente di lungo corso (oltre trent'anni di patologia di M.I.C.I.) e due medici: il gastroenterologo Francesco Lanzarotto e il chirurgo prof. Riccardo Nascinbeni.
Un dialogo condotto su riferimenti concreti, sulle esperienze quotidiane, sull'importanza della comunicazione, ritenuta indispensabile per la costruzione di un rapporto umano fondato sul rispetto reciproco. Un dialogo culminato nell'affermazione, da parte dei medici, di trovarsi, nei confronti dei pazienti in una situazione costante di «apprendimento».
Un dialogo-confronto che, pur toccando le molteplici problematiche di una malattia che solo in provincia di Brescia coinvolge oltre tremilacinquecento persone, è riuscito, in maniera chiara, a fare emergere gli aspetti positivi del servizio sanitario offerto dagli Spedali Civili di Brescia fondato sulla sinergia e valorizzazione delle diverse competenze, senza particolari e costosi investimenti.
Difatti a Brescia non esiste un dipartimento, ma un piccolo reparto di gastroenterologia organizzato all'interno della 3ª medicina femminile che opera in stretto collegamento con la 1ª chirurgia dove è presente il chirurgo specializzato nelle M.I.C.I.
Una modalità operativa voluta e sostenuta dall'Associazione A.M.I.C.I. Lombardia che, grazie alla sensibilità dei dirigenti degli Spedali Civili e alla competenza e passione degli operatori, offre un servizio d'eccellenza. Un modello organizzativo importante per gli ammalati di M.I.C.I. che, in caso di ricovero urgente, non devono più temere di essere dirottati in un generico reparto di chirurgia o medicina.
Un modello che va potenziato e presentato per essere riprodotto e diffuso. Un vanto dunque per la nostra sanità.
Non è mancato un riferimento di preoccupazione, fatto proprio dall'Assemblea, riguardante l'attuale assetto organizzativo generale della struttura sanitaria bresciana.
A.M.I.C.I Lombardia auspica che il nuovo assetto sia orientato a sviluppare e non mortificare tale splendida esperienza.
Gianpaolo Moreschi
Il Presidente
Botticino
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