Alcolisti Anonimi per una crescita interiore

Testimonianza.
AA

Che dire... che la mia vita, negli ultimi anni del mio alcolismo, era divenuta incontrollabile! Il mio primo incontro con Alcolisti Anonimi risale al 1999, incontro nel quale colsi subito il messaggio datomi, infatti, per un breve periodo di tempo (circa 6 mesi), avevo trovato un minimo di equilibrio e un poco di serenità, stati d'animo che da tempo non provavo. Dopo questo periodo, il baratro: la quotidianità era pilotata da paura, rabbia, confusione, delusione, tutto quello che in Alcolisti Anonimi chiamiamo «autocommiserazione», mi accompagnava un tale senso di solitudine che persino in mezzo a tanta gente mi sentivo solo: assurdo! Nella mia disperazione ho trovato la forza e il coraggio di tener fede all'impegno preso con me stesso e di tornare a far parte di quella grande famiglia che è Alcolisti Anonimi, dove sembrava che dal mio ritorno fosse passato solo un anno, questo per capire come il tempo possa sfuggire al controllo. Ripresi a frequentare le riunioni di gruppo dove ci si incontra con altri alcolisti per leggere e commentare insieme il programma di recupero dei 12 passi di Alcolisti Anonimi. Ci si confronta sulle difficoltà del vivere, sulla nostra compulsione alcolica, su come affrontare giorno dopo giorno la ritrovata sobrietà; ci liberiamo raccontando le nostre paure e i nostri disagi sicuri di essere capiti e non giudicati, sicuri che le nostre confidenze rimarranno all'interno del gruppo perché tutelate dall'anonimato, è un fondamento spirituale dell'associazione. Ora, dopo anni di sobrietà, la mia vita, giorno dopo giorno, riserva sempre una crescita interiore ed umana. I cambiamenti in me si toccano con mano, il confronto quotidiano con il programma dei 12 passi mi fa capire i miei difetti di carattere e mi da spunto di pensiero e riflessione. Tante sono le difficoltà che incontro in questo cambiamento di vita, probabilmente per uno come me che non ha mai avuto un metro di confronto con il passato e che ha sempre vissuto privo di responsabilità, obblighi ed impegni poteva sembrare un'utopia, ma ho imparato in Alcolisti Anonimi che per raggiungere una certa serenità con se stessi e con gli altri devo sempre impegnarmi a lavorare sul mio carattere, affrontando i problemi della vita e cercando di mettere in pratica ciò che ho appreso. Le soddisfazioni arrivano ma è vero anche che le paure restano... ben per me che sia così, altrimenti prenderebbero possesso vecchi pensieri ed azioni dai quali è difficile districarsi: «Chi dimentica il passato è condannato a riviverlo». Ora che ho trovato un certo equilibrio e una certa costanza nel raggiungimento di mete prefisse, mi riesce più facile far prevalere la ragione sull'istintività, questa brutta bestia che ha accompagnato parecchi anni della mia vita. Ricordo che anni fa pur sapendo di sbagliare continuavo a ripetere gli stessi errori, mentre oggi questa perseveranza negativa l'ho trasformata in positiva così da trarne beneficio acquistando probabilmente la dote che ognuno di noi dovrebbe avere: autostima in se stessi. È proprio vero che con l'aiuto di persone con problemi simili ai nostri si può uscire da questa maledetta spirale alcolica. Credo che ognuno di noi ha dentro sè tutto quello di cui ha bisogno e cioè quei mezzi di enorme valore spirituale che aiutano a far chiarezza su quello che ognuno vuol fare della propria vita. Io nella mia vita ho fatto chiarezza, ed auguro a chiunque stia ancora combattendo la propria guerra personale, di intravedere attraverso qualsiasi spiraglio di luce, la via della propria salvezza, perché è di questo che si tratta, di salvezza! Concludo dicendo che chi meglio di noi può diffondere questo messaggio di speranza ed amore che non conosce ne ostacoli ne confini: «basta desiderarlo» e credere in quello che si fa!

Lettera firmata

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